Mongo95
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Concetti Chiave

  • Il dolore fisico e morale sono interconnessi ma distinti, con il dolore fisico talvolta utile, mentre quello morale va eliminato.
  • Piacere e dolore fungono da criteri veritativi, secondo la prospettiva gnoseologica di Epicuro, legata alle sensazioni e prolessi.
  • Le prolessi sono anticipazioni di sensazioni future, costituendo un deposito concettuale anche in assenza di sensazioni immediate.
  • Piacere e dolore sono criteri assiologici, essenziali per discernere e orientare il comportamento umano.
  • Filosofi come Aristotele, Diogene di Laerzio e Sesto Empirico riconoscono piacere e dolore come affezioni primarie influenzanti l'azione.

Indice

  1. Differenza tra dolore fisico e morale
  2. Piacere e dolore come criteri veritativi
  3. Affezioni fondamentali e criteri assiologici

Differenza tra dolore fisico e morale

Anche se le due realtà sono interconnesse, c’è differenza tra dolore fisico e morale, perché mentre il primo entro certi limiti può avere anche qualche utilità e necessità, per esempio la fame e la fase, la fatica produttiva, se non inevitabilità; il secondo deve essere sempre combattuto ed eliminato dal saggio, in esso non vi è alcun valore. Chiaramente tra i due ci sono interconnessioni, però è certo che l’uno va tolo, mentre l’altro è in parte accettabile.

Piacere e dolore come criteri veritativi

Piacere e dolore, come le sensazioni e le prolessi che da essi derivano, sono criteri veritativi. La prospettiva gnoseologica di Epicuro e sensazionistica, con sensazioni e prolessi, le quali ultime sono anticipazioni di sensazioni future, deposito concettuale che si ha anche in assenza di sensazioni immediate di quella realtà (proiezione causata da una precedente sensazione). Piacere e dolore sono dunque essenziale orientamento esistenziale.

Affezioni fondamentali e criteri assiologici

Anche le affezioni fondamentali di piacere e dolore costituiscono un criterio assiologico, perché sono criterio valoriale, regola del nostro agire, permettendoci di discernere. Aristotele e Diogene di Laerzio citano al riguardo proprio Epicuro. Sesto Empirico va nella stessa direzione, piacere e dolore sono affezioni primarie costituite da fattori produttivi di determinata natura.

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