Concetti Chiave
- L'idea di Epicuro è di ridurre i desideri per eliminare il dolore, collegando bisogni ristretti a piaceri sicuri e conformi alla vita.
- Conoscere i propri autentici bisogni è essenziale per evitare che l'anima venga schiacciata da troppi desideri.
- Il piacere fisico è temporaneo e diminuisce, mentre l'assenza di turbamenti può perdurare.
- Epicuro sottolinea la confusione tra piacere reale e ricerca del piacere, che può causare dolore.
- Vivere senza l'attesa del piacere aiuta a evitare una vita divisa tra felicità reale e desiderio insoddisfatto.
Indice
Conoscere i propri limiti
Conoscere i propri limiti in quanto essere-umano vuol dire poter tentare di eliminare il dolore.
Epicuro e il piacere
L’idea di base è quella di restringere i desideri, che non è soltanto di Epicuro, ma sua esclusiva e peculiarità è la tesi che collega bisogno ristretto --> piacere accresciuto --> piacere più sicuro --> piacere conforme ai limiti tracciati dalla vita --> assenza di dolore.
Bisogni autentici e piacere
Per indicare il bisogno ristretto occorre conoscere quali siano i nostri autentici bisogni, che per natura è bene che debbano essere soddisfatti. Se ci sono troppi bisogni, l’anima è schiacciata, preda di turbamenti, occorre un’iniziazione ai piaceri autentici frutto del riconoscimento degli autentici bisogni. Per quanto riguarda ad esempio il piacere fisico, esso può soltanto variare e deve necessariamente diminuire una volta raggiunto il suo acme, mentre l’assenza di turbamenti rimane.
Confusione tra piacere e ricerca
Epicuro ritiene che si abbia la tendenza spesso a confondere il piacere stesso con la mera ricerca del piacere, dove la seconda viene falsamente è preferita, generando così come conseguenza il dolore. L’uomo, in tal modo, però rischia in tal modo una sorta di schizofrenia, due vite: una felice nel piacere possibile e reale, una tediosa nell’attesa del piacere, la vita del desiderio. Occorrerebbe invece vivere nell’assenza di attesa.