Concetti Chiave
- Epicuro fondò una scuola ad Atene basata sulla percezione sensoriale come criterio di verità, in contrasto con il pensiero platonico.
- Riteneva che le sensazioni fossero infallibili nella loro capacità di rappresentare fisicamente le cose, sebbene fossero irrazionali e prive di memoria.
- Le affezioni, piacere e dolore, risiedono nella parte irrazionale dell'anima e influenzano la percezione della realtà.
- Per Epicuro, la sensazione è sia passiva, ricevendo impressioni dall'esterno, sia attiva, quando l'anima ne prende coscienza.
- Considerava il dato sensoriale come punto di partenza per l'elaborazione cognitiva e unico accesso alla realtà.
Fondazione della scuola e percezione sensoriale
Nato all’incirca verso il 300 a.C., fondatore di una scuola nei sobborghi di Atene dotata di un giardino, capovolgendo l’impostazione platonica, aveva riconosciuto nell’estasis, ovvero la percezione collegata ai sensi, il canone della verità ovvero, il primo criterio da seguire nella conoscenza e nella ricostruzione dell’intero significato di tutte le cose. La sensazione percezione non inganna mai per lui, pur essendo specificamente alogos, cioè irrazionale e priva di memoria, le percezioni informano riguardo a come le cose appaiano fisicamente mentre riguardo al valore affettivo delle realtà presenti nel mondo informano le affezioni, le quali al pare delle percezioni risiedono nella componente irrazionale dell’anima, l’alogon, e sono fondamentalmente due:
- Piacere
- Dolore
Piacere e dolore nell'anima razionale
A cui corrispondono, a livello dell’anima razionale, la gioia e il dolore, reazioni positive o negative che con molta probabilità nel nostro linguaggio contemporaneo saremmo portati a chiamare emozioni. Per Epicuro, il dato sensoriale immediato è il punto di partenza dell’elaborazione cognitiva, come già in Aristotele, nello stesso tempo è l’unica via d’accesso alla realtà. La sensazione è passiva nell’impressione lasciata sugli organi di senso dalla realtà esterne, mentre è attiva nel momento in cui l’anima sente le impressioni lasciate: l’aspetto passivo della sensazione è spiegato da lui con la teoria tomistica della natura.