Concetti Chiave
- Aristotele analizza l'aisthesis, la facoltà sensitiva comune a tutti gli animali, che li contraddistingue dal regno vegetale.
- I cinque sensi sono classificati in tre a distanza (vista, udito, olfatto) e due per contatto (tatto e gusto), con il tatto come senso fondamentale.
- Il tatto è essenziale per la sopravvivenza, poiché tutti gli animali lo possiedono, mentre i sensi a distanza sono necessari solo per il movimento.
- Aristotele associa i sensi ai quattro elementi: tatto e gusto alla terra, vista all'acqua, olfatto al fuoco, e udito all'aria.
- Un senso è definito dal suo oggetto specifico, con la vista mediata dalla luce che rende il colore visibile, mentre il tatto è mediato dalla carne.
Aristotele - Concetto di Aisthesis
Indice
Aristotele e la facoltà sensitiva
Nel secondo libro del trattato, Aristotele indaga la facoltà sensitiva di tutti gli animali, l’aisthesis è ciò che contraddistingue l’animalità, entro questa cornice teorica, analizza la natura e modi dei cinque sensi [tre a distanza: vita, udito e olfatto, e due per contatto: tatto e gusto].
Il tatto e la sua importanza
Il senso del tatto è la modalità fondamentale del sensorio, in quanto ne sono muniti anche gli esseri viventi al confine con il regno vegetale, se l’animale deve conservarsi in vita, è necessario che possieda sensibilità tattile, la sola comune all’intero regno animale. Il tatto si esercita entrando in contatto con l’oggetto percepito, mentre i sensi a distanza hanno bisogno di un intermediario esterno, non tutti gli animali ne sono dotati perché servono solo se devono muoversi e quindi percepire a distanza.
Corrispondenza tra sensi e elementi
Come una specie di tatto, può considerarsi il gusto, preposto all’alimento e al nutrimento, la loro affinità permette di condurre entrambi, quindi tatto e gusto, all’elemento terra, e così di stabilire un’esatta corrispondenza tra tutti i sensi e i 4 elementi:
- Gusto e tatto→ terra;
- Vista → acqua;
- Olfatto → fuoco;
- Udito → aria;
Oggetti specifici dei sensi
Aristotele definisce un senso in rapporto al proprio oggetto specifico, così oggetto della vita è in primo luogo il colore, reso visibile dalla luce, poi il suono e l’odore oggetti ovviamente dell’udito e dell’olfatto, poi il sapore per il gusto percepito a contatto. Il modello della vista, con individuazione del mezzo [luce] in quanto fattore necessario all’attualizzazione dell’oggetto [colore], induce a riflettere su quale sia il mezzo anche del tatto, individuato nella carne, colta quale mescolanza di tutti gli elementi e tale quindi da permettere l’attualizzazione di tutte le qualità dei corpi che noi chiamiamo tattili.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del tatto secondo Aristotele?
- Come Aristotele collega i sensi ai quattro elementi?
- Qual è il ruolo della luce nel senso della vista secondo Aristotele?
Il tatto è considerato fondamentale perché è l'unico senso comune a tutti gli animali, necessario per la loro sopravvivenza, e si esercita entrando in contatto diretto con l'oggetto percepito.
Aristotele stabilisce una corrispondenza tra i sensi e gli elementi: gusto e tatto sono associati alla terra, la vista all'acqua, l'olfatto al fuoco e l'udito all'aria.
La luce è il mezzo necessario per l'attualizzazione del colore, che è l'oggetto specifico della vista, permettendo così la percezione visiva.