Concetti Chiave
- Epicuro è noto per la sua filosofia che privilegia i beni spirituali rispetto ai piaceri materiali, con l'amicizia come via principale per la felicità.
- Il quadrifarmaco di Epicuro offre quattro principi per vivere senza paura: non temere la morte, gli Dei, il dolore, e raggiungere la felicità.
- Epicuro si distingue dagli stoici accettando anche i piaceri della vita, ma sempre con moderazione e senza eccessi.
- È riconosciuto per la teoria dei bisogni, che distingue tra bisogni naturali e vani, enfatizzando l'evitare l'inseguimento di ricchezza e potere.
- Epicuro classifica i bisogni naturali in necessari e non necessari, sostenendo che solo i primi dovrebbero essere perseguiti pienamente.
Epicuro e i piaceri spirituali
Epicuro è il massimo esponente. Adesso il termine epicureo viene usato per descrivere una persona a cui piacciono solo i piaceri materiali; Epicuro invece riteneva più importanti i beni spirituali. Egli pensava che non è necessariamente umano pensare ad apprezzare solo i piaceri materiali. Ciò che può portare un uomo alla felicità è solo l’amicizia (questo prova ancora che Epicuro dava più importanza ai beni spiritali).
La teoria del quadrifarmaco
La più famosa teoria di Epicuro è quella del quadrifarmaco o tetrafarmaco. Questa teoria, in pieno stile della mentalità ellenista, dimostra come la filosofia in quel periodo avesse il dovere di curare le persone. I quattro punti del quadrifarmaco sono:
• Non avere paura della morte: quando l’uomo è presente la morte non è presente e quando la morte è presente l’uomo non è presente. Di conseguenza l’uomo non deve temere la morte in quanto non la incontrerà mai.
• Non avere paura degli Dei: gli Dei non si curano delle vicende umane, non ne hanno alcun interesse, per cui non dobbiamo preoccuparcene.
• Non avere paura del dolore: secondo Epicuro il dolore è una fase passeggera, che passa sempre per cui non bisogna averne paura.
• Raggiungimento della felicità: se un uomo riesce a raggiungere i primi 3 punti del quadrifarmaco è in grado di raggiungere la pace e la serenità che lo portano all’eudaemonia.
Lo stoico è più dedito al dovere mentre l’epicureo accetta anche i piaceri della vita (piaceri materiali).
La teoria dei bisogni di Epicuro
Un’altra innovazione di Epicuro è quella di essere il primo filosofo ad occuparsi dei bisogni umani, elabora infatti la teoria dei bisogni.
La teoria dei bisogni di Epicuro: secondo Epicuro le società mutano velocemente e con esse mutano anche i bisogni dell’uomo. Epicuro distingue i bisogni naturali dai bisogni vani . i bisogni vani sono i bisogni inutili, ovvero che l’uomo non deve perseguire, alcuni esempi dei bisogni vani sono la ricchezza, la gloria ed il potere. I bisogni naturali dell’uomo sono divisi in 2 categorie:
• Bisogni naturali necessari
• Bisogni naturali non necessari
I bisogni naturali necessari sono i bisogni primari che l’uomo ha diritto di perseguire. I bisogni naturali non necessari invece sono bisogni che vanno perseguiti ma non i loro eccessi. Epicuro infatti rifiuta tutti i tipi di eccessi.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di Epicuro riguardo ai piaceri materiali e spirituali?
- Cosa rappresenta il quadrifarmaco nella filosofia di Epicuro?
- Come Epicuro distingue i bisogni umani?
Epicuro riteneva più importanti i beni spirituali rispetto ai piaceri materiali, sostenendo che la vera felicità deriva dall'amicizia e dalla serenità interiore.
Il quadrifarmaco è una teoria che propone quattro punti per raggiungere la felicità: non temere la morte, non temere gli Dei, non temere il dolore e raggiungere la pace interiore.
Epicuro distingue i bisogni umani in bisogni naturali necessari, che sono primari e da perseguire, e bisogni naturali non necessari, che vanno perseguiti senza eccessi, mentre i bisogni vani, come la ricchezza e il potere, sono da evitare.