Anna___04
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Concetti Chiave

  • L'Epicureismo, spesso frainteso come mera ricerca del piacere, rappresenta una filosofia di liberazione dalla sofferenza e un invito alla felicità universale.
  • Epicuro fonda una scuola aperta a tutti, inclusi donne e schiavi, centrata sulla figura del filosofo come guida spirituale.
  • Nella sua teoria della conoscenza, Epicuro sostiene che tutte le percezioni sono vere, basandosi su criteri come percezioni, prolessi e passioni.
  • La fisica epicurea, ispirata da Democrito, descrive un universo immutabile di atomi in movimento, con processi di aggregazione e disgregazione che influenzano la libertà umana.
  • L'etica epicurea mira alla felicità attraverso l'eliminazione del dolore e la ricerca di piaceri necessari, rifiutando i desideri che portano sofferenza.

Indice

  1. Epicureismo e stoicismo a confronto
  2. Epicuro e la sua scuola
  3. La dottrina della conoscenza di Epicuro
  4. La fisica epicurea e Democrito
  5. Il moto degli atomi secondo Epicuro
  6. La concezione epicurea dell'anima e del corpo
  7. La felicità secondo Epicuro

Epicureismo e stoicismo a confronto

Ancora oggi l'epicureismo e lo stoicismo rappresentano due filosofie tra loro opposte, tant'è che si usa l'aggettivo "epicureo" per parlare di una persona dedita al piacere, mentre l'aggettivo "stoico" connota una persona capace di sopportare la fatica.

In realtà l'Epicureismo, a differenza di quanto creduto nel corso dei secoli, non solo si distacca dal mero piacere edonistico, ma trasmette un complesso messaggio di liberazione.

Epicuro e la sua scuola

Epicuro nasce a Samo nel 341 a.C.

insegna e raccoglie una cerchia di discepoli. Nel 306 a.C. si trasferisce ad Atene dove, nel 308 a.C. compra un Giardino. Il Giardino è una scuola per la prima volta aperta a tutti, persino a donne e schiavi, e ha una struttura diversa rispetto all'accademia e al liceo, in quanto si incentra intorno alla figura di Epicuro, visto quasi come una guida spirituale.

Epicuro, come Aristotele, ritiene che la felicità possa essere ottenuta attraverso un eccellente esercizio spirituale, ma, a differenza di Aristotele, si rivolge a tutti.

Epicuro ci lascia indirettamente tre compendi di lettere: uno sulla fisica, uno sul cosmo e uno sulla morale.

Scrive anche Sulla natura, un'opera di 37 libri. Non si tratta, chiaramente, di un mero esercizio teoretico, ma è la sua teoria atomistica, tratta da Epicuro, è un messaggio di liberazione dalla sofferenza.

La dottrina della conoscenza di Epicuro

Epicuro critica aspramente la logica definendola un mero esercizio verbale, ma introduce una dottrina della conoscenza. Nel canone individua un criterio di verità, ovvero un parametro grazie al quale si può essere sicuri di tutto ciò che si studia.

Nel canone Epicuro ammette tre criteri: percezioni, prolessi e passioni.

Mentre per Platone e Aristotele l'esperienza sensibile permette di avere una conoscenza parziale che deve essere completata con l'intelletto, per Epicuro tutte le percezioni sono vere. Ma come avvengono?

La percezione è causata dai simulacra, frammenti fatti di atomi che si staccano dagli oggetti e hanno la loro stessa conformazione atomica. Anche se i simulacri si modificano durante il tragitto, tutte le percezioni sono vere

Le prolessi sono il risultato di percezioni accumulate nella memoria, che servono a anticipare il contenuto di una percezione.

Le passioni, dolore e piacere, sono i supremi criteri di verità da seguire.

La fisica epicurea e Democrito

La fisica è il centro della riflessione epicurea, in quanto è finalizzata all'etica. L'osservazione della natura fornisce le basi per il messaggio di liberazione.

Lo spunto più importante di Epicuro è Democrito: per entrambi nulla può crearsi dal nulla è nulla può distruggersi dal nulla. Viene quindi definito un mondo immutabile formato da una pluralità dei corpi.

Mentre il vuoto per Democrito rappresenta il non essere, per Epicuro è una forma non tangibile di natura che permette a tutti i corpi di muoversi ed è riconosciuta grazie a questa sua capacità.

Il mondo epicureo è costituito da atomi, particelle indivisibili che sono oggetto dei processi di aggregazione e disgregazione.

Le proprietà qualitative sono tipiche degli aggregati, mentre quelle quantitative come peso, grandezza e firma sono tipici del singolo atomo.

Aristotele afferma che tutto ciò che è indivisibile è immobile, perciò Epicuro ammette l'esistenza di minimi, ovvero delle unità di misura degli atomi.

Il moto degli atomi secondo Epicuro

Gli atomi sono in grado di muoversi: mentre per Democrito si muovono grazie a un moto vorticoso a causa di una forza meccanica, Epicuro concepisce un nuovo tipo di moto causato dalla caduta nel vuoto in base al peso.

Un altro tipo di movimento deriva dall'urto anche se non si sa come gli atomi in caduta, avendo la stessa velocità, possano aggregarsi e urtarsi.

Un terzo tipo di moto, pervenutoci grazie a Lucrezio, è la declinazione. Si tratta di un tipo di moto che non è causato da nessun evento, ed è questa la sua principale caratteristica.

La concezione epicurea dell'anima e del corpo

L'anima e il corpo sono formati da atomi e sono destinati a disgregarsi insieme.

La libertà dell'uomo dipende da dei processi naturali come aggregazione e disgregazione.

Il tutto è composto da atomi infiniti che compongono infiniti cosmi, e quello di cui si trova l'uomo non è privilegiato.

Gli dei non intervengono nelle vicende del mondo.

La felicità secondo Epicuro

Abbiamo detto che lo scopo della filosofia per Epicuro è quello di raggiungere la felicità. Per felicità si intende la liberazione dal tormento dell'anima e dal dolore del corpo. Si parla di una condizione stabile che non può essere accresciuta una volta raggiunta.

Per raggiungere della filosofia bisogna fuggire dal dolore e rincorrere il piacere.

Certamente per "piacere" Epicuro non intende un piacere terreno, ma fa una distinzione tra diversi piaceri. Quei falsi desideri che in realtà portano dolore vanno evitati, ma vanno seguiti solo quei desideri necessari che sono atti a soddisfare i bisogni primari.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la vera essenza dell'epicureismo rispetto al piacere?
  2. L'epicureismo non si limita al mero piacere edonistico, ma trasmette un complesso messaggio di liberazione, distaccandosi dalla concezione comune di piacere.

  3. Come Epicuro concepisce la conoscenza e la percezione?
  4. Epicuro introduce una dottrina della conoscenza basata su percezioni, prolessi e passioni, considerando tutte le percezioni come vere, causate dai simulacra, frammenti atomici degli oggetti.

  5. Qual è il ruolo della fisica atomistica nell'epicureismo?
  6. La fisica atomistica è centrale nella riflessione epicurea, finalizzata all'etica, e si basa sull'idea che nulla si crea o distrugge dal nulla, con un mondo costituito da atomi in movimento.

  7. In che modo Epicuro differisce da Democrito riguardo al movimento degli atomi?
  8. Epicuro concepisce un nuovo tipo di moto degli atomi causato dalla caduta nel vuoto in base al peso, oltre al moto vorticoso di Democrito, introducendo anche la declinazione, un moto non causato da eventi.

  9. Qual è l'obiettivo dell'etica epicurea?
  10. L'obiettivo dell'etica epicurea è raggiungere la felicità, intesa come liberazione dal tormento dell'anima e dal dolore del corpo, attraverso l'evitamento dei falsi desideri e la soddisfazione dei bisogni primari.

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