alessandraj10
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Concetti Chiave

  • Enesidemo utilizza tre criteri fondamentali per i suoi tropi: la differenza tra specie, la variabilità delle percezioni individuali e l'influenza della cultura sulle percezioni.
  • Agrippa individua cinque tropi per confutare le affermazioni dogmatiche: discordanza tra teorie, regresso infinito delle prove, relativismo delle esperienze, ipotesi non dimostrate e critica al sillogismo.
  • I tropi di Enesidemo evidenziano la relatività delle percezioni umane rispetto a quelle di altre specie e tra individui nella stessa specie.
  • Agrippa sottolinea l'impossibilità di stabilire una verità assoluta a causa della discordanza tra le teorie filosofiche e il regresso infinito delle argomentazioni.
  • La critica di Agrippa al sillogismo e al concetto di causa ed effetto mette in discussione la validità delle dimostrazioni deduttive e delle catene causali.

Indice

  1. La posizione scettica di Sesto Empirico
  2. I tropi di Enesidemo
  3. I tropi di Agrippa

La posizione scettica di Sesto Empirico

Sesto Empirico riassume la vera posizione scettica che utilizzava i tropi da avanzare di fronte a qualsiasi affermazione dogmatica sulla realtà che volesse essere vera. Per smontare le affermazioni dogmatiche riprese da Enesidemo e da Agrippa i tropi (modi o schemi o argomenti o ragioni).

I tropi di Enesidemo

Enesidemo aveva individuato dieci tropi, riassumibili in tre criteri fondamentali:

- La differenza tra la conoscenza umana e quella delle altre specie, infatti l’occhio di una mosca vede in modo diverso da quello di un uomo, ma vi è differenza non solo tra specie diverse, ma anche tra persona e persona e questo porta al secondo criterio ->

- Differenza tra le percezioni di una stessa persona in stati diversi, poiché le nostre sensazioni sono soggettive in base alle condizioni in cui percepiamo le cose.

- Relatività di culture, di principi etici, diversità di vita della comunità in relazione con l’ambiente, quindi la cultura incide sulle capacità percettive.

Questo porta a dire che tutte le percezioni sono relative, perciò non esiste un criterio assoluto per decidere quale di queste rappresentazioni corrisponda alla realtà oggettiva.

I tropi di Agrippa

Agrippa invece individua cinque tropi:

- Discordanza: riguardante il fatto che tra le varie teorie filosofiche nessuna era riuscita a prevalere sulle altre, perciò non esisteva una teoria vera sulla realtà.

- Regresso: ciò che portiamo come prova per la tesi ha bisogno di un’altra prova per essere dimostrato e quello di un’altra prova ancora e così all’infinito, quindi non avendo un punto su cui cominciare a fondare il discorso scaturisce la sospensione del giudizio.

- Relativismo: tutte le esperienze sono relative al soggetto.

- Ipotesi: si ha quando i dogmatici per non andare incontro al regresso all’infinito, prendono avvio da un punto per cui non offrono fondamento, ma che reputano di accogliere senza dimostrazione.

- Diallele: consiste nel togliere validità alla dimostrazione deduttiva; in particolare attacca il sillogismo di Aristotele, poiché non dimostra nulla, non porta ad una conoscenza,ma mette ordine in conoscenze già acquisite. Ad esempio il sillogismo: tutti gli uomini sono mortali, Socrate è un uomo, dunque Socrate è mortale, ma il fatto che tutti gli uomini siano mortali è vero solo se Socrate, che è uomo, è mortale, quindi la conclusione è in realtà premessa della premessa, quindi il sillogismo è circolare e inconcludente, ma contrasta anche il concetto di causa ed effetto, in quanto la causa è causa solo al verificarsi dell’effetto, prima non lo era, quindi l’effetto è causa della causa, quindi la causa diventa effetto dell’effetto, in questo modo smonta il concetto di causa ed effetto e quindi anche la visione dogmatica del mondo come una catena di cause ed effetti.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i tre criteri fondamentali dei tropi di Enesidemo?
  2. I tre criteri fondamentali dei tropi di Enesidemo sono la differenza tra la conoscenza umana e quella delle altre specie, la differenza tra le percezioni di una stessa persona in stati diversi, e la relatività di culture e principi etici.

  3. Come Agrippa critica le teorie filosofiche esistenti?
  4. Agrippa critica le teorie filosofiche esistenti attraverso il tropo della discordanza, sostenendo che nessuna teoria è riuscita a prevalere sulle altre, quindi non esiste una teoria vera sulla realtà.

  5. Cosa intende Agrippa con il tropo del regresso?
  6. Con il tropo del regresso, Agrippa intende che ogni prova richiede un'altra prova per essere dimostrata, portando a un'infinita catena di giustificazioni che impedisce di fondare un discorso solido, causando la sospensione del giudizio.

  7. In che modo Agrippa critica il sillogismo di Aristotele?
  8. Agrippa critica il sillogismo di Aristotele attraverso il tropo del diallele, affermando che il sillogismo è circolare e inconcludente, poiché la conclusione è in realtà premessa della premessa, e smonta anche il concetto di causa ed effetto.

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