alessandraj10
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Concetti Chiave

  • Sesto Empirico sostiene che la conoscenza umana è relativa e si basa sull'esperienza, non su dogmi assoluti.
  • Critica l'induzione, poiché non può esaurire tutti i casi possibili, e promuove una vita basata su impressioni soggettive e moderato patire.
  • Lo scettico, consapevole della relatività, cerca la tranquillità d'animo senza affidarsi a principi assoluti, evitando modelli di virtù rigidi.
  • Il linguaggio è visto come un mezzo di comunicazione, non come un riflesso della vera natura delle cose, essendo convenzionale e comunitario.
  • Sesto fornisce indicazioni pratiche: seguire sensazioni soggettive, utilizzare tradizioni per risolvere problemi, e opporsi a teorie assolute, incluso il concetto corporeo di Dio.

Indice

  1. La relatività della conoscenza umana
  2. Principi di vita dello scettico
  3. Funzione del linguaggio secondo Sesto
  4. Indicazioni di Sesto per la condotta

La relatività della conoscenza umana

Essendo consapevole della relatività della conoscenza umana che non è affermata con un dogma, ma confermata dall’esperienza, Sesto dà delle regole di condotta, non delle leggi. Egli si schiera contro l’induzione nel senso di affermare tesi universali a partire dalle esperienze, poiché con l’induzione io non esaurisco tutti i casi possibili, in quanto non conosco né passato né futuro. Perciò ne derivano due criteri deboli: il fatto che le esperienze siano soggettive in quanto tutto è relativo, quindi lo scettico non descriverà la natura delle cose, ma la soggettiva impressione che prova di fronte alle cose stesse, e il moderato patire, metriopatheia, per il quale di fronte alle sofferenze lo scettico non è imperturbabile, ma in generale cerca di soddisfare i bisogni e limitare le sofferenze.

Principi di vita dello scettico

Quindi il miglior modo di vita risulta da questi due principi. Lo scettico quindi, a modo di Pirrone, né persegue né evita, perciò non si affida a principi assoluti, ma sapendo che tutto è relativo, punta alla tranquillità d’animo, resa possibile dalla consapevolezza che non c’è niente di assoluto.

Funzione del linguaggio secondo Sesto

Infatti se si pone un modello assoluto di virtù, come avevano fatto gli stoici, perdo l’atarassia. Per Sesto anche il linguaggio non mi fa conoscere le cose come sono in sé, ma è uno strumento di comunicazione, di comprensione e di apprendimento della realtà per noi, e poiché nasce in una comunità, è convenzionale ed ha la funzione di veicolo delle conoscenze e di schematizzazione della realtà senza rispecchiare però la natura delle cose.

Indicazioni di Sesto per la condotta

Sesto alla fine dà quattro indicazioni:

- Per le cose interne seguire ciò che dicono i sensi e quindi ciò che appare al soggetto, come conoscenza sempre soggettiva.

- Per le cose esterne seguire i bisogni, far fede sulle proprie sensazioni, attuando il moderato patire.

- Utilizzare le tecniche che ci vengono dalla tradizione per superare i problemi.

- Rifarsi alle tradizioni della società, il che non vuol dire essere conformisti, accettarle come soluzione definitiva, ma ricercare continuamente basandosi sulle tradizioni, perché comunque le esperienze si possono ampliare senza però pretendere di formulare teorie assolute.

Si oppone anche alla concezione corporea di Dio, perché se è composto corporeo è soggetto alla nascita e alla morte.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la posizione di Sesto Empirico riguardo all'induzione e alla conoscenza universale?
  2. Sesto Empirico si oppone all'induzione, poiché ritiene che non si possano affermare tesi universali basandosi sulle esperienze, dato che non si conoscono tutti i casi possibili, né il passato né il futuro.

  3. Come descrive Sesto Empirico il ruolo del linguaggio nella conoscenza?
  4. Sesto Empirico vede il linguaggio come uno strumento di comunicazione e comprensione, convenzionale e comunitario, che non riflette la natura delle cose ma serve a schematizzare la realtà.

  5. Quali sono le indicazioni di Sesto Empirico per affrontare la vita?
  6. Sesto Empirico suggerisce di seguire i sensi per le cose interne, di affidarsi alle proprie sensazioni per le cose esterne, di utilizzare tecniche tradizionali per superare i problemi e di rifarsi alle tradizioni sociali senza accettarle come soluzioni definitive.

Domande e risposte

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