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Concetti Chiave

  • L'atomismo di Democrito distingue tra conoscenza sensibile "oscura" e conoscenza razionale "genuina".
  • La conoscenza sensibile si limita alla superficie delle cose, mentre quella razionale coglie l'essenza del mondo, come atomi e vuoto.
  • Democrito vede un rapporto di continuità tra sensibilità e intelletto, integrando esperienza e ragione.
  • La conoscenza parte dai sensi e si sviluppa attraverso un'elaborazione intellettuale e logica.
  • Gli atomisti passano dai dati visibili della percezione a quelli invisibili dell'intelletto, spiegando ciò che i sensi mostrano.

Indice

  1. Conoscenza sensibile e razionale
  2. Continuità tra sensibilità e intelletto
  3. Collaborazione tra sensi e pensiero

Conoscenza sensibile e razionale

Nell’atomismo, filosofia nata da Leucippo di Mileto e poi sviluppata da Democrito, appare una chiara opposizione tra una conoscenza sensibile definita comunemente come “oscura” e una conoscenza maggiormente razionale chiamata invece come “genuina”: nella prima i sensi tendono a soffermarsi alla superficie delle cose, alla loro mera apparenza senza quindi approfondire, mentre nella seconda la conoscenza intellettuale va a cogliere l’essere vero del mondo (atomi, vuoto e movimento).

Continuità tra sensibilità e intelletto

Ma a differenza di Parmenide, la sensibilità e l’intelletto, l’esperienza e la ragione appaiono in questa visione in un rapporto di reciproca continuità ed implicanza, la conoscenza infatti per Democrito e di conseguenza tutti gli atomisti:

  • Parte sempre dalla constatazione delle cose attraverso i sensi che vengono messi in campo
  • Si sviluppa attraverso un’autonoma elaborazione di tipo intellettuale e logico
  • Perviene ad una teoria che spiega ciò che i sensi si limitano a mostrare

Collaborazione tra sensi e pensiero

Nei greci la ricerca razionale appariva sicuramente come più importante rispetto invece alla sperimentazione e infatti le nozioni galileiane non erano ancora nate quando Democrito comincia a mostrare una stretta collaborazione tra sensi e pensiero, sottolineata della testimonianza del senso empirico. Gli atomisti, partendo da dati visibili della percezione, si sviluppano vero i dati invisibili dell’intelletto, il quale dà ragione a ciò che i sensi si limitano a mostrare.

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