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Concetti Chiave

  • Democrito basa la sua teoria sulla distinzione tra apparenza e realtà, ispirandosi a Parmenide ed Eraclito, cercando di superare la separazione tra sensazione e pensiero.
  • La conoscenza secondo Democrito parte dall'osservazione sensoriale, prosegue con l'elaborazione intellettuale e culmina in una teoria.
  • L'essere è identificato con la materia, mentre il non essere è il vuoto, rappresentando lo spazio; gli atomi sono indivisibili e il mondo si origina dal loro movimento casuale.
  • Gli atomi si muovono spontaneamente, senza uno scopo esterno, sostenendo che la natura ha un ordine interno, in contrasto con le idee di Anassagora.
  • Il metodo di indagine di Democrito si concentra sulla causa piuttosto che sullo scopo, privilegiando la struttura quantitativa delle cose rispetto alla loro qualità.

Indice

  1. Democrito e la distinzione tra apparenza e realtà
  2. La teoria atomistica di Democrito
  3. Il movimento degli atomi e il caso
  4. Il metodo di indagine di Democrito

Democrito e la distinzione tra apparenza e realtà

Democrito per arrivare a quella che è la sua teoria, parte dalla distinzione eleatica che c'è tra apparenza e realtà. Prendendo spunto da Parmenide ed Eraclito, Democrito ritiene che l'occhio del filosofo debba cercare di raggiungere la realtà delle cose, coniscente del fatto che >. Questa convinzione si traduce nell'opposizione della conoscenza sensibile (apparenza) e la conoscenza razionale (essere vero del mondo). Mentre negli elelati la sensazione ed il pensiero rimangono separati, in Democrito l'esperienza e la ragione hanno un rapporto di reciproca continuità. La conoscenza infatti:

1) inizia con la costatazione delle cose e dei fnìenomeni attraverso i sensi

2) sviluppo in un'elaborazione intellettuale

3) finisce con una teoria

La teoria atomistica di Democrito

La teoria sviluppata: l'essere è identificato come materia, il non essere viene identificato come il vuoto ovvero come spazio.

Democrito giunge all'idea dell'atomo partendo inanzitutto da una deduzione razionale discendente da una riflessione sul rpoblema della divisibilità dell'infinito. Afferma infatti che solo logicamente l'infinito si può dividere, realmente non è possibile dividerlo.

Il movimento degli atomi e il caso

Secondo Democrito il mondo ha origine dal movimento degli atomi, i quali, urtando tra di loro, si aggregano e disgregano dando origine alle cose. Afferma che gli atomi sono mossi dal ''caso'', ovvero che si muovono automaticamente e spontaneamente cioè privi di uno scopo imposto da un soggetto esterno. Gli atomisti sono convinti che la natura abbia una sua razionalità ed un suo ordine interno, al contrario di ciò che afferma Anassagora, data una causa ne consegue sempre un effetto.

Il metodo di indagine di Democrito

Per quanto riguarda il metodo di infagine di Democrito vediamo come è presente una stretta collaborazione tra i sensi e la ragione. Secondo la mentalità di Democrito si può anche affermare che per studiare la natura, non bisogna interrogarsi sullo scopo, bensì sulla causa. Secondo lui il filosofo non deve prendere in considerazione la qualità delle cose, bensì la loro struttura quantitativa quindi le loro proprietà oggettive. Per ultimo avanza anche l'idea di una pluralità di mondi definenedo il cosmo finito ed unico.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la distinzione fondamentale che Democrito eredita dagli eleati?
  2. Democrito eredita dagli eleati la distinzione tra apparenza e realtà, sostenendo che la conoscenza sensibile rappresenta l'apparenza, mentre la conoscenza razionale rappresenta la vera essenza del mondo.

  3. Come Democrito concepisce l'origine del mondo?
  4. Democrito concepisce l'origine del mondo come il risultato del movimento degli atomi, che si aggregano e disgregano spontaneamente, senza uno scopo imposto da un soggetto esterno.

  5. Qual è l'approccio di Democrito nello studio della natura?
  6. Democrito ritiene che nello studio della natura sia fondamentale concentrarsi sulle cause piuttosto che sugli scopi, analizzando la struttura quantitativa e le proprietà oggettive delle cose.

Domande e risposte

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