Concetti Chiave
- La cosmologia aristotelica descrive un universo unico, chiuso e finito, con la Terra immobile al centro.
- Aristotele distingue tra la zona sublunare, imperfetta e soggetta a corruzione, e la zona sovra lunare, perfetta e immutabile.
- Nella zona sublunare, i quattro elementi terra, acqua, aria e fuoco si muovono in maniera rettilinea, influenzando i processi di cambiamento.
- La zona sovra lunare, o etere, è composta da sette cieli con movimenti circolari e uniformi, escludendo la corruzione.
- Oltre i cieli dei pianeti, Aristotele posiziona la sfera delle stelle fisse, viste come gemme preziose.
La cosmologia è lo studio dell’universo, della sua struttura e delle leggi che lo regolano. Nell’antichità essa è stato studiata da Aristotele e dall’astronomo Tolomeo. Nel Medioevo la cosmologia tolomaico-aristotelica, che vede la terra immobile al centro dell’Universo, ebbe molti seguaci e costituì la base su cui innestare la visione di un universo rapportata alla costante presenza divina, come si può notare nella filosofia Scolastica, nel pensiero di S. Tommaso d’Acquino e nella Divina Commedia. Bisognerà arrivare al 1543 con la rivoluzione copernicana affinché tutto sia capovolto e che si scopra che è il Sole ad essere al centro dell’universo.
Cosmologia aristotelica
La cosmologia aristotelica prevede un cosmo unico, chiuso, finito e con delle differenze qualitative quando si passa dalla zona situata sotto la luna a quella situata sopra. Aristotele sostiene che la Terra, è immobile, si trova al centro dell’Universo insieme ad altri tre elementi acqua, aria e fuoco. Trovandosi sotto la luna, questa zona si chiama sublunare ed è imperfetta dato che il suo movimento non è circolare, ma rettilineo. Infatti i quattro elementi (terra, acqua, aria e fuoco) seguono un movimento rettilineo verticale che segue due direzioni: quello della terra e dell’acqua si sposta nel senso alto/basso, quello dell’aria e del fuoco si sposta nel senso basso/alto. E’ per questo motivo, che in tale parte del cosmo si hanno dei cambiamenti e soprattutto i processi di corruzione.
Struttura del cosmo aristotelico
Oltre la sfera del fuoco, per Aristotele, troviamo sette cieli, corrispondenti ciascuno ad un pianeta a cui si aggiunge la Luna ed il Sole. Questo è l’ordine: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove Saturno. I sette cieli dei sette pianeti costituiscono la zona sovra lunare o etere. Qui, la tipologia di movimento cambia e diventando circolare ed uniforme e quindi non ha nè principio, né fine. Per questo motivo nell’ Etere non è presente la corruzione. Oltre Saturno, Aristotele individua la sfera delle stelle fisse, in cui le stesse sono collocate come si trattasse di gemme preziose.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura dell'universo secondo la cosmologia aristotelica?
- Come si differenziano le zone sublunare e sovra lunare nella cosmologia aristotelica?
- Quali sono i cieli e i pianeti secondo Aristotele?
La cosmologia aristotelica descrive un cosmo unico, chiuso e finito, con la Terra immobile al centro, circondata da tre elementi: acqua, aria e fuoco. La zona sublunare è imperfetta e caratterizzata da movimenti rettilinei, mentre la zona sovra lunare o etere è perfetta con movimenti circolari.
La zona sublunare, sotto la luna, è imperfetta con movimenti rettilinei e soggetta a cambiamenti e corruzione. La zona sovra lunare, o etere, è perfetta con movimenti circolari uniformi, senza inizio né fine, e priva di corruzione.
Secondo Aristotele, oltre la sfera del fuoco ci sono sette cieli, ciascuno corrispondente a un pianeta: Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove e Saturno. Oltre Saturno, si trova la sfera delle stelle fisse.