Concetti Chiave
- Il modello geocentrico aristotelico-tolemaico pone la Terra al centro dell'universo, circondata da sfere celesti numerate tra cinquanta e ottanta.
- Le sfere celesti, composte da etere, una sostanza cristallina e immutabile, trasportano i pianeti attraverso il cosmo.
- Il movimento delle sfere è attribuito al motore immobile Theos, un'entità immateriale e perfetta che rimane immutabile.
- Secondo Aristotele, Theos è un'intelligenza pura che pensa solo a se stessa, contenendo in sé tutte le idee.
- Galileo confutò il modello aristotelico scoprendo irregolarità come crateri e macchie solari, sfidando la concezione di un cosmo immutabile.
Cosmo di Aristotele
Il paradigma geocentrico vede la Terra al centro, Tolomeo definì questo modello con il nome aristotelico-tolemaico: come una sfera fatta da diversi strati, ovvero sfere celesti e se ne contavano circa dai cinquanta agli ottanta. Tutte queste sfere sono fatte da etere, sostanza cristallina come gli astri non poteva dissolversi, sempre uguale a se stesso, era inoltre eterna, Galileo tuttavia smentì ogni cosa, scoprendo i crateri e le macchie solari.
Secondo Aristotele i pianeti sono trasportati per il cosmo dalle sfere in cui sono incastonati, le sfere invece sono mosse perché lo spazio è incurvato a causa della mossa di corpi come il Sole, le sfere si muovono perché un’entità fa muovere anche se lei stessa rimane immobile. Questa è il motore immobile Theos, non un Dio religioso ma:
- Entità immateriale, l’unica esistente
- Intelligenza senza corpo, atto puro
- Pensa solo a se stesso, poiché il suo pensiero contiene tutte le idee se pensasse ad altro starebbe cercando di conoscere qualcosa e quindi muterebbe;
- È sempre esistito si è creato;
- Riesce a muovere tutto in quanto essendo talmente perfetto, viene ammirato da tutto cercando di fare la cosa più perfetta nelle loro capacità, girare in modo circolare uniforme simulando l’entità divina.