L'importanza dei sensi nella nostra esperienza e conoscenza

L'importanza dei sensi

Ogni nostra esperienza personale o sociale inizia da questi nostri tramiti di contatto, che sono i nostri organi di senso: vista con gli occhi, le orecchie per l’udito, il naso per l’olfatto, la bocca per il gusto e la pelle per il tatto. Qualsiasi notizia sul nostro circostante proviene da questi nostri 5 sensi, e su queste notizie noi riflettiamo percettivamente poi le portiamo a parola nel discorso, nella comunicazione costruendo le nostre semiosi, ossia processi di significazione.

Aristotele e la divisione dei sensi

Questa divisione di sensi, si deve al filosofo Aristotele, 2500 anni fa fu lui ad inaugurare i lavori di fondazione ai confini tra estesico ed estetico, non solo del sapere filosofico ma anche scientifico. Nel corso dei secoli si è sentita la necessità di provare a rifare i conti con l’immagine del sensorio, ossia con il canone epistemico, cognoscitivo e filosofico posto da Aristotele e i riferimenti umanistici in qualche raro episodio sono riusciti ad andare più in là, ma il metodo scientifico è risultato più autonomo, partendo dal metodo di studio che osserva la natura secondo di principi propri dei sensi, e secondo questo studio, la ripartizione dei sensi era articolata così:

- Meccanici [tatto e udito];

- Elettromagnetici [vista];

- Chimici [olfatto e gusto];