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Concetti Chiave

  • Aristotele nacque nel 384 a.C. a Stagira e si trasferì ad Atene a 17 anni per studiare all'Accademia di Platone, distinguendosi per la sua intelligenza e passione per la lettura.
  • Lasciò Atene nel 347 a.C. a causa di tensioni politiche legate ai suoi legami con i macedoni, stabilendosi inizialmente ad Asso e poi a Mitilene, dove collaborò con Teofrasto.
  • Nel 338 a.C., Aristotele fu invitato da Filippo il Macedone a educare suo figlio Alessandro, trasferendosi a Pella e successivamente lavorando a Delfi su una lista storica dei vincitori dei giochi pitici.
  • Ritornò ad Atene nel 334 a.C. sotto il dominio macedone, fondò il Liceo e vi insegnò per dodici anni, sviluppando molte delle sue opere filosofiche più importanti.
  • Dopo la morte di Alessandro nel 323 a.C., Aristotele lasciò Atene per Calcide a causa di instabilità politica e vi morì nel 322 a.C.

Indice

  1. Infanzia e formazione di Aristotele
  2. Anni all'Accademia di Platone
  3. Esilio e viaggi di Aristotele
  4. Ritorno ad Atene e ultimi anni

Infanzia e formazione di Aristotele

Aristotele nacque nel 384 a.C. a Stagira, piccola città della costa orientale della penisola Calcidica, prontata al naturalismo dal padre Nicomaco, che era medico presso la corte macedone.

Anni all'Accademia di Platone

A diciassette anni, nel 367 a.C., Aristotele si recò ad Atene, per proseguire gli studi presso l'Accademia di Platone, dove rimase per circa vent'anni. Egli era da tutti ammirato per la vivacissima intelligenza, che sembra gli valesse il soprannome di "mente". Aristotele non si limitava ad ascoltare la lettura ad alta voce delle opere altrui, come era consuetudine, ma cosa non comune leggeva personalmente i libri e ne traeva appunti ed estratti: il che gli valse l'appellativo, benevolmente ironico, di "lettore" (termine col quale veniva di solito designato lo schiavo addetto alla lettura).

Il periodo accademico della vita di Aristotele si concluse nel 347 a.C.

Esilio e viaggi di Aristotele

Già prima della morte di Platone - cui nella direzione dell'Accademia successe il nipote Speusippo Aristotele fu costretto a lasciare Atene per ragioni di ordine politico, a causa dei suoi legami con i macedoni. Infatti, dopo il 349 a.C. — in seguito all'occupazione di Olinto, alleata di Atene, da parte del re macedone Filippo all'interno della polis attica si rafforzò il partito anti-macedone, capeggiato da Demostene, che proprio nei primi mesi del 347 a.C. riuscì ad avere il sopravvento. Al momento di lasciare Atene, Aristotele, trentasettenne, era ormai un filosofo maturo e la stesura di molte delle sue opere più importanti era già avvenuta.

O Aristotele si stabilì in un primo tempo ad Asso, ospite di Ermia, membro dell'Accademia platonica e tiranno del luogo. Dopo due anni, si recò a Mitilene, sull'isola di Lesbo, dove iniziò la collaborazione con Teofrasto, il più famoso tra i suoi allievi, che lo seguì per tutta la vita. In questi anni Aristotele compì studi e ricerche di carattere naturalistico. Successivamente, chiamato da Filippo il Macedone a curare l'educazione del figlio Alessandro, si trasferì nella capitale Pella, dove risiedette per alcuni anni. Nel 338 a.C., alla morte di Speusippo, si parlò di Aristotele come scolarca dell'Accademia, ma, forse a causa della sua assenza da Atene, gli venne prescelto Senocrate. Dopo la battaglia di Cheronea che sancì il protettorato macedone sulla Grecia Aristotele si trasferì al santuario di Delfi, presso i cui archivi lavorò alla redazione di una lista dei vincitori dei giochi pitici.

Ritorno ad Atene e ultimi anni

Succeduto al padre Filippo, assassinato nel 336 a.C., Alessandro riguadagnò rapidamente il controllo sulle città greche che nel frattempo si erano ribellate, approfittando della morte del re macedone. Aristotele poté allora far ritorno in un'Atene politicamente pacificata sotto l'egemonia macedone. Qui passò dodici anni, insegnando regolarmente nel Liceo (la scuola da lui fondata), rielaborando e perfezionando le proprie dottrine, mettendo a punto alcune delle opere più importanti. Condusse una tranquilla vita familiare, accanto alla moglie Pizia, dalla quale ebbe una figlia, anch'essa di nome Pizia, e un figlio, Nicomaco, morto in giovane età. Quando, alla notizia della morte di Alessandro (323 a.C.), Atene insorse contro i macedoni, richiamando Demostene, il filosofo avvertì che era opportuno lasciare l'Attica e si trasferì a Calcide, nell'isola di Eubea, dove morì nel 322 a.C.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e la formazione iniziale di Aristotele?
  2. Aristotele nacque nel 384 a.C. a Stagira e fu influenzato dal padre Nicomaco, medico alla corte macedone. A diciassette anni, si trasferì ad Atene per studiare all'Accademia di Platone.

  3. Perché Aristotele lasciò Atene nel 347 a.C.?
  4. Aristotele lasciò Atene per motivi politici legati ai suoi legami con i macedoni, in un periodo in cui il partito anti-macedone, guidato da Demostene, aveva preso il sopravvento.

  5. Quali furono le attività di Aristotele durante il periodo dei viaggi?
  6. Durante il periodo dei viaggi, Aristotele si stabilì ad Asso e poi a Mitilene, dove collaborò con Teofrasto e condusse studi naturalistici. Fu anche chiamato a Pella per educare Alessandro Magno.

  7. Cosa fece Aristotele durante il suo secondo periodo ateniese?
  8. Nel secondo periodo ateniese, Aristotele fondò il Liceo, insegnò, rielaborò le sue dottrine e scrisse alcune delle sue opere più importanti, vivendo una vita familiare tranquilla.

  9. Come e dove terminò la vita di Aristotele?
  10. Dopo la morte di Alessandro nel 323 a.C., Aristotele lasciò Atene per evitare conflitti politici e si trasferì a Calcide, dove morì nel 322 a.C.

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