Anna___04
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Concetti Chiave

  • Anassagora fu un pensatore del V secolo a.C., noto per il suo interesse per la fisica e la sua visione razionalista, che portarono alla sua accusa di empietà.
  • La sua cosmogonia introduce l'Intelletto (Noús) come causa astratta della creazione del cosmo, sostituendo le spiegazioni materiali con una visione più concettuale.
  • Anassagora propone che i semi, presenti in tutte le cose, siano il principio da cui tutto si origina, con la diversità delle cose determinata dalle proporzioni di questi semi.
  • La conoscenza secondo Anassagora si basa sia sulla percezione sensoriale che sull'Intelletto, con la percezione che rappresenta un limite superato dalla razionalità.
  • L'Intelletto è concepito come un'entità astratta e infinita che avvia il movimento cosmico, per poi lasciare il posto ad altre forze che modellano la realtà.

Indice

  1. Anassagora
  2. La cosmogonia
  3. La conoscenza per Anassagora
  4. L’Intelletto (Noús)

Anassagora

Anassagora vive nel contesto dell’età di Pericle, nel V secolo a.C. e nutre un vivido interesse per la fisica. I suoi numerosi interessi nei più disparati campi gli costano un’accusa di empietà con conseguente esilio. Egli viene condannato proprio perché vive in un’epoca di razionalismo e vuole dimostrare la superiorità dell’uomo senza l’intervento degli dèi.

La cosmogonia

Anassagora attribuisce la causa della creazione del cosmo all’Intelletto (Noús), ed è il primo dei naturalisti a vedere come causa all’origine del cosmo non più qualcosa di materiale, ma di astratto.


Anassagora vede come principio da cui tutto si origina i semi, contenuti in ogni cosa in proporzioni diverse. Essi sono presenti in tutte le cose e uguali a se stessi.
Inizialmente i semi sono una materia informe, che inizia a muoversi per mezzo dell’Intelletto, il quale scatena un movimento vorticoso. Dopodiché i semi vanno a creare le cose.
La differenza tra gli elementi sensibili è garantita dalle diverse proporzioni di ogni tipologia di seme al loro interno.

La conoscenza per Anassagora

Anassagora riconosce l’importanza della percezione attraverso i sensi, anche se riconosce che questo tipo di conoscenza costituisce un limite ed è completata dalla conoscenza tramite l’Intelletto.
La percezione è causata dalle cose dissimili: se non conosciamo una certa sensazione, allora i nostri sensi la percepiranno grazie alla sua assenza nella nostra esperienza.
Le sensazioni percepite vanno poi a costituire la conoscenza, che pone l’uomo su un piano più alto rispetto agli altri viventi.

L’Intelletto (Noús)

Anassagora concepisce l’Intelletto come un elemento astratto e illimitato, ma crea la realtà in base a un fine: infatti dopo l’input iniziale il Noús non partecipa alla realtà ma lascia il posto ad altre forze.

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