Concetti Chiave
- Anassagora introduce il concetto di omeomerie, semi originari infiniti e indivisibili, da cui derivano tutte le cose.
- Le omeomerie sono parti similari, qualitativamente uguali e divisibili all'infinito, senza ridursi al nulla.
- Un'Intelligenza divina ha prodotto un movimento ordinatore, trasformando una mescolanza caotica in una mescolanza ordinata.
- Ogni cosa è un'ordinata mescolanza di semi, con la prevalenza di un seme che determina le sue caratteristiche uniche.
- Il movimento universale è stato avviato da un'Intelligenza illimitata e indipendente, influenzando il passaggio tra diverse qualità.
Le omeomerie e l’intelligenza ordinatrice
Anassagora, nato intorno al 500 a.C. e morto verso il 428, avendo operato per circa trenta anni ad Atene, ebbe probabilmente il merito di avere introdotto il pensiero filosofico in questa città, destinata a diventare la capitale della filosofia antica. Il suo pensiero si ricava anche dal trattato Sulla natura, di cui ci restano dei frammenti molto significativi. Come Empedocle e Zenone, egli continua nel tentativo di risolvere la grande difficoltà creata dal pensiero degli Eleati. Anche Anassagora è perfettamente d’accordo sull’impossibilità che il non-essere sia e che quindi “nascere” e “morire” costituiscano due eventi reali. Egli scrive che nessuna cosa nasce e muore perché a partire da cose che “sono” si produce un processo di composizione e divisione per cui il nascere dovrebbe essere chiamato “comporsi” e il morire “dividersi”.Per Anassagora le quattro radici di cui parla Empedocle (Terra, Aria, Fuoco e Acqua) non possono essere sufficienti per spiegare le innumerevoli qualità che si manifestano nei fenomeni. Gli elementi o semi originari (in greco spérmata) da cui derivano tutte le cose sono tanti quanti sono le innumerevoli quantità delle cose e vari con forme, colori e gusto di ogni genere. Questi semi sono ingenerabili e quindi eterni ed anche immutabili poiché nessuna qualità si trasforma nell’altra, essendo appunto originaria.
Questi semi non solo sono infiniti in qualità, ma anche infiniti in quantità; non hanno limite di grandezza perché sono inesauribili e nemmeno nella piccolezza, perché si possono dividere all’infinito, senza che la suddivisione al nulla, dato che il nulla “non è”. Infatti, possiamo dividere qualsivoglia seme in parti sempre più piccole e leb parti che si otterranno saranno sempre della medesima qualità, all’infinito. Per queste caratteristiche (divisibilità in parti sempre uguali) questi “semi” sono chiamati “omeomerie” che significa” parti similari” o “parti qualitativamente uguali”. All’inizio, le omeomerie costituivano una massa in cui tutto era “mescolato insieme” in modo che nessuno si distingueva. Successivamente, un’Intelligenza produsse un movimento che, partendo dalla caotica mescolanza produsse un’ordinata mescolanza da cui scaturirono le cose. Per questo motivo, ogni cosa è un’ordinata mescolanza in cui esistono tutti i semi di tutte le cose e variamente proporzionati, anche se in misura piccolissima. La differenza delle cose è determinata dalla prevalenza di questo o quel seme. Giustamente Anassagora afferma che Tutto è tutto” oppure “In ogni cosa c’è parte di ogni cosa”.
L’esemplificazione che egli produce a questo proposito è: “Nel chicco di grano prevale un dato seme, ma vi è incluso tutto, in particolare, il capello, la carne, l’osso, ecc… Infatti, come potrebbe prodursi il capello da ciò che non è capello? Questo succede perché nel chicco di grano (o nel pane) ci sono i semi di tutto. Il concetto originario è questo: nulla viene dal nulla, né va nel nulla, ma tutto è nell’essere da sempre e per sempre, anche la qualità più insignificante che possa esistere.
Il movimento che dalla caotica mescolanza originaria fa nascere le cose viene impresso da una divina Intelligenza. Per Anassagora, l’Intelligenza è illimitata, indipendente e non mescolata a nulla. Essa dette l’impulso alla rotazione universale affinché fosse attuato il movimento rotatorio. Proprio la rotazione intraprese il processo di formazione. Per separazione, la rotazione permise il passaggio dal rado al denso, dal freddo al caldo, dall’oscuro al luminoso e dall’umido all’asciutto. Platone e Aristotele apprezzarono molto questa scoperta di Anassagora, lamentando, però che il filosofo non faceva un ricorso sistematico all’Intelligenza.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo principale di Anassagora alla filosofia?
- Cosa sono le omeomerie secondo Anassagora?
- Come avviene la formazione delle cose secondo Anassagora?
- Qual è il ruolo dell'Intelligenza nel pensiero di Anassagora?
- Come viene percepito il concetto di "Tutto è tutto" da Anassagora?
Anassagora ha introdotto il pensiero filosofico ad Atene e ha cercato di risolvere le difficoltà create dagli Eleati, sostenendo che nulla nasce o muore, ma si compone e si divide.
Le omeomerie sono semi originari, infiniti in qualità e quantità, che si dividono all'infinito mantenendo la stessa qualità, e costituiscono la base di tutte le cose.
La formazione delle cose avviene attraverso un movimento impresso da una divina Intelligenza che ordina la mescolanza caotica iniziale, permettendo la separazione e la prevalenza di certi semi.
L'Intelligenza è illimitata e indipendente, e ha dato impulso alla rotazione universale, permettendo la formazione e l'ordinamento delle cose.
Anassagora afferma che in ogni cosa c'è parte di ogni cosa, poiché nulla viene dal nulla e tutto esiste da sempre, anche nelle qualità più insignificanti.