
Test Invalsi inserito nell’esame di Maturità? Lo spauracchio che ormai da anni terrorizza gli studenti italiani sembra sia nei piani dell’Istituto, che già da oltre un anno, infatti, sta “sperimentando modelli alternativi di prove per il quinto anno della scuola superiore da proporre al Miur per la loro possibile introduzione”, come riportato nel comunicato stampa ministeriale in merito alle prove Invalsi.
Tra le altre novità, oltre alla scomparsa della prova in prima media, anche il progetto di informatizzazione della somministrazione e l’ampliamento degli ambiti disciplinari. Nel frattempo, martedì 6 Maggio si dà ufficialmente il via alle prove 2014, con il test d’Italiano per la seconda e la quinta primarie.
SPAURACCHIO INVALSI E MATURITA’ – Cosa effettivamente succederà in merito all’inserimento del Test Invalsi negli esami di Maturità ancora non è assolutamente definito, ma il Ministero ha confermato anche quest’anno il proseguirsi della sperimentazione in merito. Già da alcuni anni si vocifera la possibilità di sostituire alla terza prova questo nuovo tipo di valutazione, possibilità non troppo gradita dagli studenti, che proprio a Skuola.net avevano confessato la paura che un test nazionale predisposto dall’Invalsi potesse essere ancor più difficile dell’attuale prova multidisciplinare preparata da ogni singola commissione esaminatrice.
INVALSI: PRONTI, VIA – Il 6 Maggio si parte ufficialmente in seconda e quinta elementare, con la prova di Italiano. Il giorno seguente, poi, le stesse classi affronteranno la prova di Matematica. Per le seconde classi delle scuole superiori, invece, la prova è prevista in una sola giornata, il 13 Maggio. I più preoccupati, comunque, saranno sicuramente i ragazzi di terza media, che il 19 Giugno se la vedranno anche con questa prova, inserita nell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione. In merito alle numerose contestazioni sollevate contro questo metodo valutativo, il Miur risponde riportando i dati dello scorso anno: “nel 2013 tutte le scuole hanno partecipato alla rilevazione e il 71% degli istituti ha utilizzato il Rapporto restituito a settembre dall'Invalsi con le analisi relative alle proprie classi”- si legge nel comunicato, che continua – “Un numero in costante crescita: le prove hanno superato, a quattro anni dalla loro introduzione a regime, gran parte delle iniziali diffidenze registrate nella comunità scolastica”.
LE NOVITA’ – Le novità per questo 2014, oltre alla possibilità di inserire le prove anche all’ultimo anno delle scuole superiori, sono numerose. Prima di tutto, la sospensione del test in prima media. Infatti, “grazie al collegamento degli esiti dell'Invalsi con l’Anagrafe dello Studente dal prossimo anno scolastico sarà possibile fornire i risultati della prova di quinta primaria anche alla scuola media che gli allievi frequenteranno da settembre”. In cantiere, poi, la sperimentazione, già dal 2015, della somministrazione delle prove per via informatica e “l'ampliamento degli ambiti disciplinari oggetto di misurazione”, con l’inserimento dell’inglese e delle scienze naturali.
Francesca Fortini