
Da giugno 2023, ovvero dall'anno scorso, si è tornati "normalità" dell'esame pre-pandemia. Gli studenti di terza media hanno quindi dovuto nuovamente affrontare tre prove scritte e una prova orale. E anche quest'anno si troveranno, a giugno 2024, di fronte allo stesso destino. Vediamo più nel dettaglio la terza prova, quella che ha come oggetto le lingue straniere.
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Come si svolge la prova di lingue dell'esame di terza media 2024
La prima cosa da sapere è che nello stesso compito troveranno spazio domande e quesiti nella lingua obbligatoria (appunto, l’inglese) ma anche tracce nella seconda lingua straniera (tra quelle parlate all’interno dell’Unione Europea) qualora studiata durante il triennio delle medie.Per quanto riguarda gli obiettivi della prova, per l’inglese gli studenti dovranno dimostrare di aver raggiunto competenze – di comprensione e produzione scritta - riconducibili a un livello A2 (elementare); per la seconda lingua basterà raggiungere un livello A1 (base). La struttura, invece, sarà la seguente: due sezioni distinte e tre tracce tra cui scegliere per entrambe le lingue, elaborate dalle singole commissioni. Ma la parte più interessante non è nella forma bensì nel contenuto della prova. Perché le tipologie - indicate dal Ministero - da cui dovranno partire i docenti per ‘scrivere’ le tracce d’esame sono un piccolo saggio di quello che poi sarà effettivamente richiesto un domani ai ragazzi.
Prova di lingua straniera di terza media: tra le tipologie previste anche email, lettere e discorsi
Tra le opzioni possibili, infatti, ci potranno essere: un questionario di comprensione di un testo; il completamento, la riscrittura o trasformazione di un testo; l’elaborazione di un dialogo; una lettera o una email personale; la sintesi di un testo. Non solo prese singolarmente ma, eventualmente, anche combinate nella stessa traccia. Tutte ‘prove’ con cui, specialmente oggi, prima o poi tutte le persone dovranno confrontarsi. Un modo per anticipare l’allenamento a quello che attenderà i ragazzi di lì a qualche anno: a scuola, all’università, al lavoro.Marcello Gelardini