Concetti Chiave
- Le fibre tessili possono essere animali, vegetali, artificiali o sintetiche, e vengono trasformate in filati attraverso processi di torsione e accoppiamento.
- La filatura moderna utilizza macchinari complessi per ottenere filati uniformi e resistenti, diversamente dalla filatura manuale del passato.
- La lavorazione delle fibre varia a seconda della loro origine, con affinità tra lana e cotone, mentre la seta è più semplice da lavorare poiché già filata in natura.
- I filati vengono preparati in modi diversi a seconda dell'uso finale, includendo processi come lavaggio, tintura e confezionamento in varie forme.
- La torsione e il titolo sono caratteristiche essenziali dei filati, con il titolo che indica il grado di finezza e varia a seconda del sistema di misura utilizzato.
I filati
Le fibre tessili animali, vegetali, artificiali, sintetiche si trasformano in filati, resistenti e flessibili, uniformi ed omogenei', di lunghezza indefinita e di diametro determinato, mediante una serie di operazioni tendenti a ritorcerle e ad appaiarle.La filatura si compiva un tempo a mano servendosi del fuso e della conocchia; i perfetti filati d'oggi si ottengono con macchinari complicati che garantiscono al filo tenacità, sottigliezza, grado di spessore e di torsione uniformi.
I procedimenti adottati per la filatura delle singole fibre sono differenti, come diverse fra loro sono le fibre stesse; ma hanno affinità la lavorazione della lana e del cotone; quella del lino, della iuta e della canapa; mentre la seta, essendo già filata in natura, è di più semplice e rapida lavorazione.
Le fibre artificiali e sintetiche, poi, risultando già filate all'atto della produzione, presentano da questo punto di vista minori problemi delle naturali.
I filati subiscono una diversa manifattura, oltre che secondo la fibra d'origine, anche secondo l’uso a cui sono destinati: filati per tessitura, cucito, rammendo, ricamo, pizzi, maglieria.
Tutti sono comunque lavati, candeggiati se occorre, ritorti, tinti, e poi confezionati in vario modo (rocche, rocchetti, spole, matasse, gomitoli, ecc.) per essere avviati al consumo immediato (filati cucirini e per maglieria) o alla tessitura. Fra le caratteristiche tecnologiche essenziali dei filati occorre ricordare:
— la torsione, che contribuisce a dare resistenza al filato e ad impedirne lo sfilacciamento; può essere eseguita verso destra (torsione ad S) o verso sinistra (torsione a Z); viene stabilita secondo i tipi e gli impieghi dei diversi filati;
—il titolo, che è il dato caratterizzante il grado di finezza di un filato, e viene indicato sulla sua confezione, in quanto è uno degli elementi di cui si tiene maggiore conto nella sua scelta.
Il titolo si può esprimere in due modi: mediante la misura della lunghezza per unità di peso o mediante il peso per unità di lunghezza.
Il primo sistema (titolo chilogrammetrico (x)) è usato per tutte le fibre, tranne la seta e le fibre artificiali e sintetiche.
Per esso il titolo è il rapporto fra la lunghezza del filato e il suo peso: quanto più il filato è fine, tanto maggiore è il suo titolo.
Il secondo sistema (titolo in denari (2)) è usato per la seta e le fibre continue artificiali e sintetiche.
Per esso il titolo è il rapporto fra il peso e la lunghezza del filato: quanto più il filato è grosso, tanto maggiore è il suo titolo.
Domande da interrogazione
- Quali sono le operazioni principali nella trasformazione delle fibre in filati?
- Come differiscono i procedimenti di filatura tra le varie fibre?
- Quali sono le caratteristiche tecnologiche essenziali dei filati?
- Come si esprime il titolo di un filato e quali sistemi vengono utilizzati?
Le fibre tessili vengono trasformate in filati attraverso operazioni che includono la torsione e l'appaiamento, utilizzando macchinari complessi per garantire tenacità e uniformità.
I procedimenti di filatura variano a seconda delle fibre; ad esempio, lana e cotone hanno affinità nella lavorazione, mentre la seta è più semplice da lavorare poiché è già filata in natura.
Le caratteristiche essenziali includono la torsione, che conferisce resistenza e impedisce lo sfilacciamento, e il titolo, che indica il grado di finezza del filato.
Il titolo si esprime tramite la lunghezza per unità di peso o il peso per unità di lunghezza; il sistema chilogrammetrico è usato per la maggior parte delle fibre, mentre il sistema in denari è usato per seta e fibre continue artificiali e sintetiche.