melissap
Habilis
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Le fibre tessili possono essere animali, vegetali, artificiali o sintetiche, e vengono trasformate in filati attraverso processi di torsione e accoppiamento.
  • La filatura moderna utilizza macchinari complessi per ottenere filati uniformi e resistenti, diversamente dalla filatura manuale del passato.
  • La lavorazione delle fibre varia a seconda della loro origine, con affinità tra lana e cotone, mentre la seta è più semplice da lavorare poiché già filata in natura.
  • I filati vengono preparati in modi diversi a seconda dell'uso finale, includendo processi come lavaggio, tintura e confezionamento in varie forme.
  • La torsione e il titolo sono caratteristiche essenziali dei filati, con il titolo che indica il grado di finezza e varia a seconda del sistema di misura utilizzato.

I filati

Le fibre tessili animali, vegetali, artificiali, sintetiche si trasformano in filati, resistenti e flessibili, uniformi ed omogenei', di lunghezza indefinita e di diametro determinato, mediante una serie di operazioni tendenti a ritorcerle e ad appaiarle.
La filatura si compiva un tempo a mano servendosi del fuso e della conocchia; i perfetti filati d'oggi si ottengono con macchinari complicati che garantiscono al filo tenacità, sottigliezza, grado di spessore e di torsione uniformi.
I procedimenti adottati per la filatura delle singole fibre sono differenti, come diverse fra loro sono le fibre stesse; ma hanno affinità la lavorazione della lana e del cotone; quella del lino, della iuta e della canapa; mentre la seta, essendo già filata in natura, è di più semplice e rapida lavorazione.
Le fibre artificiali e sintetiche, poi, risultando già filate all'atto della produzione, presentano da questo punto di vista minori problemi delle naturali.
I filati subiscono una diversa manifattura, oltre che secondo la fibra d'origine, anche secondo l’uso a cui sono destinati: filati per tessitura, cucito, rammendo, ricamo, pizzi, maglieria.
Tutti sono comunque lavati, candeggiati se occorre, ritorti, tinti, e poi confezionati in vario modo (rocche, rocchetti, spole, matasse, gomitoli, ecc.) per essere avviati al consumo immediato (filati cucirini e per maglieria) o alla tessitura. Fra le caratteristiche tecnologiche essenziali dei filati occorre ricordare:
— la torsione, che contribuisce a dare resistenza al filato e ad impedirne lo sfilacciamento; può essere eseguita verso destra (torsione ad S) o verso sinistra (torsione a Z); viene stabilita secondo i tipi e gli impieghi dei diversi filati;
—il titolo, che è il dato caratterizzante il grado di finezza di un filato, e viene indicato sulla sua confezione, in quanto è uno degli elementi di cui si tiene maggiore conto nella sua scelta.
Il titolo si può esprimere in due modi: mediante la misura della lunghezza per unità di peso o mediante il peso per unità di lunghezza.
Il primo sistema (titolo chilogrammetrico (x)) è usato per tutte le fibre, tranne la seta e le fibre artificiali e sintetiche.
Per esso il titolo è il rapporto fra la lunghezza del filato e il suo peso: quanto più il filato è fine, tanto maggiore è il suo titolo.
Il secondo sistema (titolo in denari (2)) è usato per la seta e le fibre continue artificiali e sintetiche.
Per esso il titolo è il rapporto fra il peso e la lunghezza del filato: quanto più il filato è grosso, tanto maggiore è il suo titolo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le operazioni principali nella trasformazione delle fibre in filati?
  2. Le fibre tessili vengono trasformate in filati attraverso operazioni che includono la torsione e l'appaiamento, utilizzando macchinari complessi per garantire tenacità e uniformità.

  3. Come differiscono i procedimenti di filatura tra le varie fibre?
  4. I procedimenti di filatura variano a seconda delle fibre; ad esempio, lana e cotone hanno affinità nella lavorazione, mentre la seta è più semplice da lavorare poiché è già filata in natura.

  5. Quali sono le caratteristiche tecnologiche essenziali dei filati?
  6. Le caratteristiche essenziali includono la torsione, che conferisce resistenza e impedisce lo sfilacciamento, e il titolo, che indica il grado di finezza del filato.

  7. Come si esprime il titolo di un filato e quali sistemi vengono utilizzati?
  8. Il titolo si esprime tramite la lunghezza per unità di peso o il peso per unità di lunghezza; il sistema chilogrammetrico è usato per la maggior parte delle fibre, mentre il sistema in denari è usato per seta e fibre continue artificiali e sintetiche.

Domande e risposte