Concetti Chiave
- Il cotone è la fibra tessile vegetale più diffusa, prodotta da una pianta della famiglia delle malvacee che cresce in climi caldo-umidi.
- Le fibre di cotone, visibili al microscopio come nastri avvolti su sé stessi, sono composte principalmente da cellulosa e bruciano rapidamente lasciando poca cenere.
- Grazie alle sue proprietà come porosità, igroscopicità e resistenza, il cotone è ideale per indumenti estivi, biancheria e applicazioni chirurgiche.
- Il processo di lavorazione del cotone include la raccolta, essiccazione, sgranatura e confezionamento in balle pronte per la filatura.
- Nonostante la scarsa coltivazione in Italia, le industrie tessili italiane producono tessuti di cotone di alta qualità, diffusi per la loro praticità ed estetica.
Il cotone
E' la più importante e diffusa tra le fibre tessili vegetali. La produce, sotto forma di bioccoli lanuginosi, posti a difesa dei suoi semi, una pianta della famiglia delle malvacee, che cresce nelle regioni a clima caldo umido. È coltivata in particolare negli Stati Uniti, nel Sud e nel Centro America, in Asia, in Egitto ed anche in Europa e in Italia.
La bambagia, dalla quale poi si ottiene il filato, può essere a fibra lunga, media, corta e di colore più o meno bianco; ma al microscopio le fibre di cotone si presentano tutte nastriformi, avvolte con regolarità su loro stesse e provviste di un canaletto centrale, detto lume.
La cellulosa, che è il costituente essenziale di queste come di tutte le altre fibre vegetali, brucia vivamente con fiamma rapida, lasciando pochissima cenere leggera e grigiastra simile a quella della carta.
Anche il cotone ha buone caratteristiche tecnologiche, che ne diffondono validamente l’uso.
È poroso, molto igroscopico', cattivo conduttore del calore; resistente alla trazione', molto sensibile alla tintura; ben lavorabile ed anche assai resistente al candeggio e alla lavatura.
Ciò spiega la sua fortuna come fibra prediletta per indumenti estivi ed infantili e per capi di biancheria personale e della casa.
Prima della lavorazione tessile vera e propria, il cotone maturo viene raccolto, lasciato essiccare per qualche giorno; sgranato, per separarne la bambagia dai semi; pressato e confezionato in balle, smistate poi alla filatura.
La corta peluria che rimane aderente ai semi dopo la sgranatura è detta linter, ed è uno dei prodotti cellulosici di base per la preparazione del raion e delle analoghe fibre artificiali.
Infinite sono le applicazioni tessili del cotone:
— mussole, batiste, pelle d’uovo, percalle, crespi e nidi d’ape, tele lisce e damascate per biancheria;
— tele scozzesi, rigatini, cotonine stampate (ere tonnes), piquet, popeline per abiti e camiceria;
— organza, tulli, tessuti a ricamo di San Gallo, e anche panama, madapolam, fustagni, spugne, mollettoni, velluti pesanti, maglierie.
Non meno importante inoltre è l’uso che del cotone idrofilo e sotto forma di garze e fasce si fa in chirurgia, e vastissima è la sua applicazione nel campo dei filati cucirini ed in sartoria, come ovatta per imbottiture.
— Anche se in Italia la coltivazione del cotone è quasi inesistente e se è necessaria l’importazione della preziosa fibra dai paesi di maggiore produzione, le nostre industrie tessili creano tuttavia prodotti notevolissimi per qualità, varietà ed eleganza. E il loro uso si diffonde giustamente poiché i tessuti di cotone, per abiti come per biancheria, sono pratici, estetica- mente pregevoli, resistenti e di prezzo accessibile: consigliabili quindi sotto ogni punto di vista.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del cotone tra le fibre tessili vegetali?
- Quali sono le caratteristiche principali delle fibre di cotone?
- Quali sono le applicazioni tessili del cotone?
- Qual è la situazione della coltivazione del cotone in Italia?
Il cotone è la fibra tessile vegetale più importante e diffusa, grazie alle sue buone caratteristiche tecnologiche e alla sua versatilità d'uso.
Le fibre di cotone sono porose, molto igroscopiche, cattive conduttrici di calore, resistenti alla trazione, sensibili alla tintura e resistenti al candeggio e alla lavatura.
Il cotone è utilizzato per produrre mussole, batiste, percalle, crespi, tele lisce e damascate, tele scozzesi, piquet, popeline, organza, tulli, tessuti a ricamo, fustagni, spugne, velluti pesanti e maglierie.
In Italia, la coltivazione del cotone è quasi inesistente, rendendo necessaria l'importazione della fibra dai paesi produttori, ma le industrie tessili italiane producono comunque tessuti di alta qualità.