Concetti Chiave
- Lo sport è stato utilizzato come strumento di propaganda dai regimi totalitari, esaltando la forza e la bellezza della nazione.
- Durante il fascismo, Mussolini impiegò lo sport, in particolare il calcio, per promuovere ideali fascisti e organizzazioni giovanili.
- Hitler, inizialmente disinteressato, investì nello sport per le Olimpiadi di Berlino del 1936, cercando di dimostrare la superiorità tedesca.
- La vittoria di Jesse Owens alle Olimpiadi del 1936 oscurò i successi tedeschi e portò a richieste di contro-olimpiadi.
- Durante la Guerra Fredda, lo sport rappresentò le divisioni ideologiche, con la Russia che implementò il doping di Stato per dominare le competizioni.
Lo Sport nei regimi totalitari
Lo sport è sempre stato un mezzo per esaltare la bellezza e la forza di una Nazione e già nell’Antica Grecia veniva molto praticato ed esaltato.
Per quanto riguarda il fascismo, Mussolini utilizzò molto lo sport per fini propagandistici; egli stesso era solito farsi immortalare mentre praticava dello sport. Mussolini creò delle organizzazioni, l’Opera Nazionale Balilla e la Gioventù Italiana del Littorio, che si dovevano occupare della preparazione fisica dei giovani.
Hitler invece inizialmente non si interessò molto allo sport. Solo quando i suoi consiglieri gli fecero notare l’importanza dello sport come mezzo di propaganda egli decise di investire molte risorse per esso. Hitler decise così di preparare al meglio la Germania per le Olimpiadi di Berlino del 1936 e, per far questo, pubblicizzò in ogni modo l’evento e sottopose gli atleti a rigidi e duri programmi di allenamento. La Germania riuscì ad arrivare prima nel Medagliere internazionale ma la sua vittoria fu messa in secondo piano dalla vittoria di quattro medaglie d’oro da parte dell’atleta americano Jesse Owens. Molti stati, a causa delle molte violazioni dei diritti umani che avvenivano in Germania, richiesero delle contro-olimpiadi. Per queste contro-olimpiadi Hitler fece rimuovere tutti gli elementi che rimandassero al suo antisemitismo e, per evitare attacchi, permise ad un’atleta ebrea di partecipare alle Olimpiadi.
Anche durante la Guerra Fredda lo sport venne utilizzato come simbolo delle
profonde contrapposizioni ideologiche. In Russia per esempio fu proprio lo Stato a creare un programma di doping per i propri atleti (Doping di Stato). Il doping di stato era basato sul piano 14.25. I bambini venivano analizzati già da piccoli attraverso delle tabelle e, se rientravano nei parametri stabiliti, venivano controllati dallo Stato in modo da renderli dei grandi atleti. A Cuba Fidel Castro introdusse lo sport tra i diritti dei cittadini sanciti dalla Costituzione.
Domande da interrogazione
- Come veniva utilizzato lo sport durante il regime fascista in Italia?
- Qual è stato l'approccio di Hitler verso lo sport e le Olimpiadi del 1936?
- In che modo lo sport è stato utilizzato durante la Guerra Fredda?
- Qual era il ruolo dello sport a Cuba sotto Fidel Castro?
Mussolini utilizzò lo sport come strumento di propaganda, creando organizzazioni per la preparazione fisica dei giovani e obbligando l'uso del saluto romano e degli inni fascisti durante le competizioni sportive.
Inizialmente disinteressato, Hitler investì risorse nello sport per propaganda, preparando la Germania per le Olimpiadi del 1936, ma la vittoria di Jesse Owens oscurò i successi tedeschi.
Lo sport simboleggiava le contrapposizioni ideologiche, con la Russia che implementava un programma di doping di Stato per creare atleti di successo.
Fidel Castro introdusse lo sport tra i diritti dei cittadini sanciti dalla Costituzione, promuovendolo come parte integrante della vita sociale.