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Concetti Chiave

  • La Magistratura italiana è responsabile di far rispettare le leggi e garantire i diritti dei cittadini attraverso i giudici.
  • I giudici devono mantenere imparzialità e autonomia, come sancito dalla Costituzione, essendo soggetti solo alla legge.
  • Il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) garantisce l'autonomia giudiziaria, gestendo assunzioni e provvedimenti disciplinari.
  • Il percorso giudiziario prevede tre gradi di giudizio, con la Corte di Cassazione che emette la sentenza definitiva.
  • Il Pubblico Ministero ha un ruolo speciale all'interno della Magistratura, tutelando gli interessi della comunità nell'accertamento della verità.
La magistratura italiana

Non è sufficiente che lo Stato faccia le leggi, deve anche fare in modo che queste vengano rispettate. Il cittadino, da parte sua, deve sapere che cosa è legale e che cosa non lo è, e deve essere certo che i suoi diritti vengano rispettati. Questi compiti sono affidati alla Magistratura.
La Magistratura è costituita dall'insieme dei giudici, detti anche magistrati, ed esercita la funzione giurisdizionale, ha cioè il compito di amministrare la giustizia.

Il ruolo della Magistratura è quindi molto importante e delicato poiché è nell'interesse di tutti che le controversie vengano risolte e i reati puniti. L'atto tipico attraverso il quale viene esercitata la funzione giurisdizionale è la sentenza.
Una funzione tanto importante richiede un'assoluta imparzialità e quindi una completa autonomia dei giudici dagli altri poteri e organi dello Stato. Questi principi sono ampiamente riconosciuti dalla Costituzione che stabilisce, tra l'altro, che i magistrati vengano nominati per concorso e siano soggetti soltanto alla legge. Una posizione del tutto particolare, all'interno della Magistratura, è rivestita dal Pubblico Ministero, che ha il compito di tutelare gli interessi della comunità nell'accertamento della verità.

A garanzia dell'effettiva autonomia dei giudici è posto il Consiglio Superiore della Magistratura (CSM), l'organo di autogoverno dei magistrati. È composto di 33 membri; 3 di diritto (il Presidente della Repubblica, che lo presiede, il presidente e il procuratore generale della Corte di Cassazione), 20 eletti dai magistrati (giudici togati) e 10 eletti dal Parlamento (giudici laici). I membri elettivi restano in carica 4 anni. Il CSM è l'unico organo a poter prendere decisioni per quanto riguarda assunzioni, trasferimenti, promozioni e provvedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati. Il Ministro di Grazia e Giustizia può soltanto promuovere l'azione disciplinare nei confronti dei magistrati, ma l'inchiesta e il giudizio competono esclusivamente al Consiglio Superiore della Magistratura.

Il giudizio viene emesso da diversi organi a seconda della natura e della gravità della questione. Prima di arrivare alla sentenza definitiva, c'è la possibilità di ricorrere a tre gradi di giudizio. Questo significa che una volta che un giudice ha emesso una sentenza (I grado), se non la si ritiene soddisfacente, si può ricorrere a un magistrato di grado diverso (II grado). Se ancora si pensa che non sia stata fatta giustizia, si può ricorrere alla Corte di Cassazione, perché verifichi se i due processi precedenti si sono svolti nel rispetto delle leggi. La sentenza della Corte di Cassazione (III grado) è definitiva.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo principale della Magistratura in Italia?
  2. La Magistratura ha il compito di amministrare la giustizia, risolvere controversie e punire i reati, garantendo che le leggi siano rispettate.

  3. Come viene garantita l'autonomia dei giudici in Italia?
  4. L'autonomia dei giudici è garantita dalla Costituzione e dal Consiglio Superiore della Magistratura, che gestisce assunzioni, trasferimenti e provvedimenti disciplinari.

  5. Qual è la funzione del Pubblico Ministero all'interno della Magistratura?
  6. Il Pubblico Ministero tutela gli interessi della comunità nell'accertamento della verità.

  7. Quali sono i gradi di giudizio nel sistema giudiziario italiano?
  8. Ci sono tre gradi di giudizio: il primo grado, il secondo grado e la Corte di Cassazione, la cui sentenza è definitiva.

Domande e risposte