Concetti Chiave
- Ravenna, capitale dell'Esarcato bizantino sotto Giustiniano, fu un ponte tra Oriente e Occidente e un centro dell'arte bizantina.
- La città è patrimonio UNESCO per i suoi monumenti del V e VI secolo, che mostrano la fioritura artistica dell'epoca con splendidi mosaici.
- La basilica di San Vitale presenta mosaici che evidenziano il legame tra potere politico e religioso, con figure come Giustiniano e Teodora.
- I mosaici bizantini di Ravenna, con figure rigide e stilizzate, mirano a rappresentare una realtà simbolica e spirituale.
- L'arte bizantina esprime verità cristiane attraverso simboli complessi, come nelle decorazioni della basilica di Sant'Apollinare in Classe.
Lo splendore di Ravenna
Quando Giustiniano designò Ravenna capitale dell’Esarcato bizantino, la città era già stata capitale dell’Impero d’Occidente: Onorio l’aveva scelta perché da lì, in caso di pericolo, avrebbe potuto raggiungere facilmente a Costantinopoli il fratello Arcadio, imperatore d’Oriente. In seguito essa era stata scelta come capitale anche da Odoacre e poi da Teodorico e per questo si arricchì di chiese e ricchi palazzi.Con Giustiniano Ravenna si sviluppò ancora di più e divenne un ponte tra Oriente e Occidente e uno dei più importanti centri dell’arte bizantina, testimoniata in particolare dalle chiese di San Vitale e Sant’Apollinare in Classe.
Oggi Ravenna fa parte dei siti considerati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, perché i suoi monumenti del V e VI secolo sono un perfetto esempio della fioritura artistica del tempo e i mosaici che ne decorano gli interni testimoniano l’abilità e la raffinatezza degli artisti bizantini. La ricca decorazione dell’abside della basilica di Sant’Apollinare in Classe, costruita nella prima metà del VI secolo, esprime le verità della fede cristiana, attraverso simboli per noi non sempre immediatamente comprensibili: la figura di sant’Apollinare è grande e solenne, mentre le pecorelle rappresentano le anime dei fedeli incamminate verso il prato verde che simboleggia i pascoli del regno dei cieli.
Dai magnifici mosaici che impreziosiscono la basilica di San Vitale, capolavoro dell’arte bizantina, emerge invece il legame che esisteva tra il potere politico e quello religioso: Giustiniano è ritratto insieme con quattro vescovi, alla sua destra, e con ministri e generali, alla sua sinistra; porta un cesto di pane, simbolo dell’eucarestia, perché egli è anche capo della Chiesa di Costantinopoli.
L'imperatrice Teodora è invece accompagnata dalle sue dame e da due dignitari di corte e porta un calice d’oro contenente il vino per l’eucarestia. Entrambi i sovrani indossano un mantello color porpora, simbolo della dignità imperiale, e sono caratterizzati da un’aureola dorata, simbolo di sacralità.
Tutte le figure, rappresentate frontalmente e disposte a seconda della loro importanza, sono piatte e stilizzate; la posizione è rigida e lo sguardo è fisso verso l’osservatore. L’impressione di trovarsi di fronte a qualcosa di lontano e irraggiungibile si ricava guardando qualsiasi dipinto o mosaico bizantino.
L’arte bizantina, infatti, non intende rappresentare la realtà in modo naturalistico e concreto, ma vuole esprimere una realtà più profonda e misteriosa attraverso una raffigurazione simbolica.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il ruolo di Ravenna durante l'epoca bizantina?
- Perché i monumenti di Ravenna sono considerati Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco?
- Qual è il significato simbolico dei mosaici nella basilica di San Vitale?
Ravenna è stata un importante centro dell'arte bizantina e un ponte tra Oriente e Occidente, arricchendosi di chiese e palazzi sotto il dominio di Giustiniano.
I monumenti di Ravenna del V e VI secolo sono un esempio perfetto della fioritura artistica del tempo, con mosaici che dimostrano l'abilità e la raffinatezza degli artisti bizantini.
I mosaici della basilica di San Vitale mostrano il legame tra potere politico e religioso, con Giustiniano e Teodora raffigurati in abiti imperiali e simboli dell'eucarestia, esprimendo una realtà più profonda e misteriosa.