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Concetti Chiave

  • Mario Draghi è un economista italiano, noto per aver guidato la Banca Centrale Europea dal 2011 al 2019, durante un periodo di crisi economica nell'Eurozona.
  • La frase "Whatever it takes", pronunciata da Draghi nel 2012, indicava l'impegno della BCE a fare tutto il necessario per preservare l'euro e ridurre la speculazione.
  • Il contesto della frase era la Global Investment Conference a Londra, in un periodo di forte crisi economica per diversi paesi dell'Unione Europea.
  • Draghi paragonò l'euro a un bombo, suggerendo che, nonostante le difficoltà, l'euro potesse superare la crisi, influenzando la politica monetaria della BCE.
  • L'effetto del discorso di Draghi fu un incoraggiamento ai mercati, portando a un piano di acquisto di titoli a breve termine per sostenere i paesi in difficoltà.
All’interno di questo appunto è descritto il significato della frase Whatever it takes di Mario Draghi. Di seguito sono riportate tutta una serie di informazioni che su chi sia Mario Draghi specificando il significato della sua frase Whatever it takes, in che contesto è stata pronunciata e quali sono stati gli esiti ottenuti.

Indice

  1. Chi è Mario Draghi
  2. Whatever it takes di Draghi
  3. Circostanze generali ed informazioni sul discorso
  4. Esiti derivanti dalla Global Investment Conference

Chi è Mario Draghi

Celebre anche per la sua frase Whatever it takes, Mario Draghi è nato il 3 settembre del 1947 a Roma ed è un economista che, a partire dal 2011 fino al 2019, ha ricoperto il ruolo di presidente della Banca Centrale Europea, ovvero l'istituto finanziario responsabile dell’insieme di provvedimenti in ambito monetario europeo. Whatever it takes, Draghi articoloDraghi ha ricevuto questo incarico in un periodo abbastanza difficile proprio perché in quel momento la stabilità all'interno dell’euro non era garantita e si stava vivendo un vero e proprio periodo di crisi.
Draghi proviene già da una famiglia con grandi conoscenze economiche, infatti, il padre lavorava per la Banca d'Italia. Dopo avere frequentato la scuola superiore ed essersi laureato all'Università di Roma, ha studiato economia presso il Massachusetts Institute of Technology negli Stati Uniti. Presso il MIT nel 1976, Draghi è stato il primo italiano a conseguire il dottorato in quell'istituto. Nel 1980 ha insegnato economia presso l'Università di Firenze e successivamente ha lavorato per la Banca Mondiale a Washington DC.
A partire dal 1991 fino al 2001, Draghi ha ricoperto il ruolo di direttore generale del Tesoro italiano. Dal 2002 al 2005 è stato vicepresidente e amministratore delegato della Goldman Sachs International. Nel 2006 ha assunto il governatorato della Banca d'Italia. Successivamente Draghi è stato membro del consiglio direttivo della BCE. È diventato anche presidente del Financial Stability Forum, organo consultivo del Gruppo dei 20 paesi economicamente avanzati. Nel 2011 il Consiglio europeo che era composto dai vertici di tutti i Paesi dell'Unione Europea, si è riunito per nominare il successore del presidente uscente della BCE, il francese Jean-Claude Trichet. Come successore venne nominato proprio Mario Draghi, il quale, nel luglio 2012, ha affermato che la BCE è pronta a fare tutto il necessario per preservare l'euro. Questo suo mandato è durato otto anni e si è concluso nel 2019.
Attualmente, a gennaio 2021 il governo del Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte è stato costretto a ritirarsi durante una discussione sull'assegnazione dei fondi di soccorso COVID-19 forniti dall'UE. Conte non è riuscito a ricostruire la sua coalizione così si pensava a delle elezioni anticipate, ma in questo momento così difficile è intervenuto il presidente Sergio Mattarella, il quale ha chiamato Draghi a ricoprire la carica di Primo Ministro alla guida di un governo di unità, effettuando il giuramento ufficiale come Primo Ministro italiano il 13 febbraio 2021.

Whatever it takes di Draghi

Mario Draghi è anche ricordato per aver espresso una frase diventata celebre, ovvero “Whatever it takes” che significa “Tutto ciò che è necessario”. Tale espressione è stata utilizzata da Mario Draghi il 26 luglio del 2012 in occasione della crisi dell’euro durante la Global Investment Conference tenutasi a Londra insieme ad altre importanti personalità e diversi dirigenti aziendali. In quel contesto Draghi, in veste di Presidente della Banca Centrale Europea, ha annunciato che avrebbe fatto qualsiasi cosa per riuscire a ridurre possibili speculazioni in modo tale da riuscire a salvaguardare la moneta europea. In seguito alla conferenza, questa frase ha avuto notevole popolarità, infatti è stata utilizzata anche in altri discorsi sempre inerenti al superamento di un’ipotetica crisi. Proprio per questa ragione è stata valutata come un vero e proprio segno che contraddistingue l’operato di Mario Draghi all’interno della politica economica dei Paesi europei.

Circostanze generali ed informazioni sul discorso

Diversi Paesi appartenenti all’Unione Europea, come la Spagna, l’Irlanda, la Grecia, il Portogallo ed anche l’Italia, nel 2012 hanno subito un periodo di crisi economica in seguito alla forte ondata di qualche anno prima in cui si è registrata una crescita maggiore dello spread e quindi si poteva andare incontro ad un vero allontanamento di questi Paesi dalla zona dell’euro. Pertanto, in questo clima di tensione è entrata in gioco la figura di Mario Draghi, il quale in quel momento era il Presidente della BCE e proprio durante il discorso presso la Global Investment Conference, ha dichiarato con la sua famosa frase “Whatever it takes” che si sarebbe impegnato nel proteggere la moneta europea e l’Unione Europea.
Nel discorso introduttivo, Draghi iniziò paragonando l’euro ad un bombo affermando che, come l’insetto che riesce a volare ed andare avanti, allo stesso modo deve fare l’euro, rialzandosi e cercando di superare al meglio questa crisi economica. Sono state delle parole molto forti e intrise di cambiamento tanto da riuscire a influenzare l’orientamento della politica monetaria della BCE. Quello che era necessario mettere in atto era comprendere la situazione, cercare di aiutare i Paesi in difficoltà evitando una scissione finanziaria. Le norme presenti in quel momento non permettevano però un miglioramento economico monetario tra le banche e proprio per questo era necessario ristabilire una nuova pianificazione. Tutto ciò avrebbe portato a ridurre la speculazione e lo spread avuto gli anni precedenti in modo tale da risollevare l’economia monetaria dei Paesi dell’Unione Europea.

Esiti derivanti dalla Global Investment Conference

Grazie a questo discorso, in cui è contenuta la famosa frase “Whatever it takes”, Draghi è riuscito a dare maggiore incoraggiamento per risolvere la crisi che stava attanagliando alcuni Paesi europei. Si è rivolto principalmente ai vari mercati, cercando di fargli comprendere su quali punti dovessero intervenire per arginare il problema. Infatti, poco dopo, grazie al cambiamento di rotta, la crisi stava iniziando a ridursi e di conseguenza i tassi d’interesse iniziavano a ridursi. Poi a partire da settembre 2012, Mario Draghi propose un nuovo piano di acquisto conosciuto come Outright Monetary Transactions, in cui si acquistavano titoli a breve termine che venivano emanati dai Paesi che si trovavano in difficoltà. Grazie a questo piano di sostegno e ripresa, la BCE è diventata un organo importante per la gestione della moneta unica.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Mario Draghi e quale ruolo ha ricoperto nella Banca Centrale Europea?
  2. Mario Draghi è un economista nato a Roma nel 1947, noto per essere stato presidente della Banca Centrale Europea dal 2011 al 2019, periodo in cui ha affrontato la crisi dell'euro.

  3. Qual è il significato della frase "Whatever it takes" pronunciata da Draghi?
  4. La frase "Whatever it takes", che significa "Tutto ciò che è necessario", è stata pronunciata da Draghi nel 2012 per indicare l'impegno della BCE a proteggere l'euro durante la crisi economica.

  5. In quale contesto Draghi ha pronunciato la frase "Whatever it takes"?
  6. Draghi ha pronunciato la frase durante la Global Investment Conference a Londra nel 2012, in un momento di crisi economica per diversi Paesi dell'Unione Europea.

  7. Quali sono stati gli esiti del discorso di Draghi alla Global Investment Conference?
  8. Il discorso ha incoraggiato la risoluzione della crisi economica, portando a una riduzione dei tassi d'interesse e all'introduzione del piano Outright Monetary Transactions per sostenere i Paesi in difficoltà.

  9. Come ha influenzato la politica monetaria della BCE il discorso di Draghi?
  10. Il discorso ha influenzato la politica monetaria della BCE, portando a un cambiamento di rotta che ha contribuito a stabilizzare l'economia europea e a ridurre la speculazione e lo spread.

Domande e risposte