Concetti Chiave
- Gli incentivi fiscali mirano a supportare la formazione del risparmio e la nascita di nuove imprese attraverso agevolazioni e riduzioni fiscali.
- La regolazione gioca un ruolo chiave nello sviluppo economico, con enfasi sulla semplificazione normativa e riduzione degli oneri burocratici.
- La "better regulation" è centrale nelle politiche di molti Paesi avanzati, guidata da raccomandazioni internazionali come quelle dell'OCSE.
- Le politiche di sviluppo, pur richiedendo risorse significative, sono viste come responsabilità primaria dello Stato per il beneficio a lungo termine del sistema produttivo.
- Si favoriscono modelli di intervento che coinvolgono capitale privato, come il project financing, per evitare l'aumento della spesa pubblica.
Sviluppo – Incentivi fiscali e regolazione
Ai fini di uno sviluppo adeguato e duraturo, vi è una serie di incentivi fiscali diretti a favorire la formazione del risparmio e il sorgere di nuove iniziative imprenditoriali: alleggerimento delle imposte sulle nuove imprese, agevolazioni fiscali per l’autofinanziamento, eliminazione delle imposte che possono intralciare il mercato dei capitali ecc.
Oltre alle misure di politica fiscale, anche la regolazione è uno strumento essenziale per le politiche di sviluppo. La chiarezza delle norme, l’eliminazione di regole antiquate e inefficaci, la semplificazione dei procedimenti amministrativi, la riduzione degli oneri burocratici sono fattori di grande importanza per la crescita e la competitività del sistema produttivo.
Per questa ragione la “better regulation” ha acquistato un rilievo centrale nei programmi politici di molti Paesi avanzati, a partire dalle Raccomandazioni dell’Ocse del 1995, fino al recente “Programma d’azione per la riduzione degli oneri amministrativi nell’Unione europea”, adottato dalla Commissione europea.
Le politiche di sviluppo richiedono notevoli mezzi finanziari e manifestano i loro effetti a distanza di tempo, anche al di là della generazione presente, a vantaggio dell’intero sistema produttivo del paese. Per questa ragione le iniziative di politica economica dirette a favorire lo sviluppo sono considerate compito primato dello Stato, anche quando questo segue un indirizzo di tipo liberista.
Le Pubbliche amministrazioni possono realizzare direttamente investimenti per lo sviluppo, ma questa via oggi diventa sempre più difficile perché comporta un enorme aumento della spesa pubblica con gravi conseguenze sul disavanzo di bilancio.
Si preferisce perciò adottare forme di intervento che coinvolgono il capitale privato: non soltanto finanziamenti e altri incentivi alle imprese che investono in opere strutturali o in programmi di ricerca ma anche forma di partenariato che comportano la collaborazione fra soggetti pubblici e privati per la realizzazione di specifici progetti di sviluppo (project financing o finanza di progetto).