Concetti Chiave
- I risconti attivi e passivi permettono di rinviare costi e ricavi a esercizi futuri, garantendo un confronto adeguato tra costi e ricavi.
- Risconti attivi coinvolgono storni di costi, mentre risconti passivi riguardano ricavi, entrambi registrati nei conti di reddito.
- I costi ammortizzabili sono associati a beni durevoli e si ripartiscono su più esercizi a cui i ricavi sono collegati.
- Le quote di ammortamento si addebitano al conto Profitti e Perdite, oppure a un conto "ammortamenti", poi trasferite ai Profitti e Perdite.
- Il "fondo ammortamento" è preferibile per accreditare le quote di ammortamento, fungendo da rettifica dei costi ammortizzabili.
Alcuni costi rilevati nell'esercizio in chiusura sono imputabili, interamente o in parte, a esercizi successivi in quanto in questi esercizi si conseguiranno ricavi contrapponibili (anche indirettamente e indistintamente). Oppure, alcuni ricavi rilevati nell'esercizio in chiusura possono essere rinviati a favore di esercizi successivi, in quanto nel futuro si sosterranno costi direttamente o indirettamente a essi correlativi o si dovranno prestare servizi dei quali è stato anticipatamente rilevato il ricavo.
Questi rinvii si effettuano, per alcuni componenti di reddito, distintamente o direttamente; per altri, indistintamente o indirettamente.
Gli storni distinti di simili costi si chiamano risconti attivi, mentre quelli dei ricavi si chiamano risconti passivi. A giornale si avrà:
_______________________ dd/mm/aa _________________________
risconti attivi a profitti e perdite | | |
_______________________ dd/mm/aa _________________________
profitti e perdite a risconti passivi | | |
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I conti "risconti attivi" e "risconti passivi" hanno la natura di conti di reddito in quanto accolgono storni di costi o di ricavi anticipati.
Rinvio indistinto di costi passati a carico di esercizi futuri (ripartitamente imputabili a due o più esercizi). Tipicamente sono quelli delle immobilizzazioni (materiali, immateriali e tecniche). Non solo bisogna tener conto dei ricavi in seguito alla eliminazione (vendita), ma anche del fatto che, poichè impianti e macchine servono alla produzione di più esercizi, il loro costo è contrapponibile ai ricavi di questa produzione e va quindi ripartito a carico di tutti gli esercizi nei quali si conseguiranno i detti ricavi (fattori produttivi a fecondità ripetuta).
Il rinvio dei costi ammortizzabili a futuri esercizi si effettua secondo un particolare procedimento: quando si forma il bilancio, in luogo di girare al conto Profitti e Perdite tutto il costo ammortizzabile e di stornare, poi, la parte di esso che si rinvia a carico di esercizi venturi, si usa registrare nella sezione DARE del conto Profitti e Perdite la differenza tra questi due valori: cioè la quota di ammortamento.
Le quote di ammortamento si addebitano direttamente al conto Profitti e Perdite oppure a un conto "ammortamenti", dal quale poi si girano al conto Profitti e Perdite. Per contropartita le stesse quote possono essere accreditate o allo stesso conto che accoglie in DARE, il totale costo ammortizzabile, o a uno speciale conto che si chiama "fondo ammortamento" (il secondo è preferibile).
________________________ dd/mm/aa ______________________________
profitti e perdite a impianti e macchinari | | |
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oppure:
________________________ dd/mm/aa ______________________________
ammortamenti a fondo ammortamenti | | |
________________________ dd/mm/aa ______________________________
profitti e perdite a ammortamenti | | |
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Il conto "ammortamenti" accoglie puramente poste rettificative dei valori iscritti nel conto dei costi ammortizzabili e funziona come se si trattasse di una staccata sezione AVERE di questo conto.
Domande da interrogazione
- Cosa sono i risconti attivi e passivi?
- Come si gestiscono i costi ammortizzabili?
- Qual è la funzione del conto "ammortamenti"?
- Perché è preferibile utilizzare un "fondo ammortamento"?
I risconti attivi sono storni di costi anticipati rinviati a esercizi futuri, mentre i risconti passivi sono storni di ricavi anticipati rinviati a esercizi futuri.
I costi ammortizzabili vengono ripartiti su più esercizi, registrando la quota di ammortamento nel conto Profitti e Perdite o in un conto "ammortamenti", che poi si trasferisce al conto Profitti e Perdite.
Il conto "ammortamenti" accoglie poste rettificative dei valori dei costi ammortizzabili e funziona come una sezione AVERE separata di questo conto.
È preferibile utilizzare un "fondo ammortamento" perché permette di accreditare le quote di ammortamento in modo più organizzato e separato dal totale costo ammortizzabile.