Concetti Chiave
- I ratei rappresentano quote di future entrate e uscite relative a ricavi o costi calcolati proporzionalmente al tempo.
- Un valore è considerato un rateo se è maturato a fine esercizio e ha manifestazione finanziaria posticipata.
- I ratei devono essere proporzionali al tempo e il costo o ricavo deve estendersi su due o più esercizi.
- Un rateo è passivo se rappresenta un costo futuro sfavorevole e attivo se rappresenta un ricavo futuro favorevole.
- Le scritture contabili di assestamento registrano i ratei attivi e passivi per futuri crediti e debiti rispettivamente.
Ratei attivi e passivi
I ratei sono valori che rappresentano quote di future entrate e uscite relative a ricavi o costi che vengono calcolati proporzionalmente al tempo, questi valori a fine esercizio sono già maturati ma devono essere ancora liquidati.
Affinché un valore possa essere ritenuto un rateo, si devono presentare quattro criteri:
- i valori devono essere maturati alla fine dell'esercizio;
- i valori devono avere manifestazione finanziaria posticipata;
- i valori devono essere proporzionali al tempo in cui sono maturati;
- il costo o il ricavo a cui corrisponde deve essere comune a due o più esercizi;
Se il valore del rateo rappresenta un costo futuro il rateo sarà passivo poiché rappresenta una situazione sfavorevole per il futuro dell'azienda.
*Scritture contabili (D=dare) e (A=avere):
Registrazione di un futuro credito durante l'esercizio derivante da un fitto attivo
(D) banca c/c
(A) clienti diversi
Scritture contabili di assestamento a fine esercizio che riguardano un futuro credito, rappresentante ratei attivi
(D) ratei attivi
(A) fitti attivi
Registrazione di un futuro debito durante l'esercizio derivante e riguardante interessi passivi su mutui bancari
(D) banca c/c
(A) mutui passivi
Scritture contabili di assestamento a fine esercizio che riguardano un costo futuro, e che rappresentano ratei passivi
(D) interessi passivi su mutui
(A) ratei passivi