ZiedSarrat
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Concetti Chiave

  • Il doppio bilancio distingue tra bilancio corrente e bilancio in conto capitale, con il primo mirato a chiudersi in pareggio o avanzo annuale.
  • Le spese per investimenti nel bilancio in conto capitale possono causare un disavanzo, gestito tramite prestiti pubblici.
  • La teoria del bilancio ciclico propone che lo Stato utilizzi la finanza pubblica per correggere le fluttuazioni economiche cicliche.
  • Durante le recessioni, si consiglia di ridurre la pressione fiscale e aumentare la spesa pubblica per sostenere la domanda globale.
  • In periodi di espansione economica, si raccomanda di aumentare la pressione fiscale e ridurre la spesa pubblica per frenare la domanda.
Doppio bilancio e bilancio ciclico

Il doppio bilancio, studiato da economisti scandinavi e americani, rappresenta il primo tentativo di superare l'impostazione tradizionale; ebbe concreta applicazione nei Paesi scandinavi intorno agli anni Trenta. Si basa sulla distinzione fra bilancio corrente e bilancio in conto capitale.
Il bilancio corrente dovrebbe chiudersi ogni anno con un pareggio o anche con un avanzo.
Nel bilancio in conto capitale le spese per investimenti possono dar luogo alla formazione di un disavanzo, che viene fronteggiato con il ricorso a prestiti pubblici.
Il costo dell'investimento viene ammortizzato lungo tutto il periodo in cui esso darà i suoi frutti, e le quote di ammortamento vengono imputate, anno per anno, al bilancio corrente.

In questa impostazione si considera il disavanzo non più come un evento eccezionale, ma come un risultato da prevedere quando si intende incrementare, con gli investimenti pubblici, lo sviluppo dell'economia nazionale, La teoria del bilancio ciclico (o del deficit congiunturale di bilancio) è stata elaborata da economisti di scuola tedesca a seguito della grande crisi del 1930. Afferma che lo Stato deve correggere le fluttuazioni cicliche, che periodicamente cagionano gravi squilibri nel sistema di mercato, L'azione anticongiunturale della finanza pubblica implica che nelle fasi di recessione e di crisi venga diminuita la pressione fiscale e aumentata la spesa pubblica, per sostenere la domanda globale, con la conseguenza di un bilancio in disavanzo. Nelle fasi di ripresa e di espansione, viceversa, si richiede un aumento della pressione fiscale e una contrazione della spesa pubblica, per frenare la domanda globale eccessiva: di conseguenza il bilancio realizza un avanzo, dando modo di costituire un fondo di compensazione con cui fronteggiare gli oneri del disavanzo nelle fasi recessive. Rimane, quindi, l'obiettivo del pareggio del bilancio, che però non viene realizzato anno per anno, ma con riferimento al ciclo economico.

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