gio9567
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Concetti Chiave

  • In Italia, il 50% dei lavori edilizi riguarda restauro, ristrutturazione e riqualificazione.
  • Le esigenze di recupero includono manutenzione, aggiornamento tecnologico, cambio d'uso e conformità legale.
  • Esistono tre approcci al recupero: conservatore, innovativo e mediatore.
  • Gli edifici da recuperare si classificano in pre-1920 (materiali tradizionali) e post-1920 (cemento armato e tecnologie moderne).
  • Il recupero non include la demolizione totale o lo svuotamento, che sono considerate nuove costruzioni.

Tipologie di recupero

Oggi in Italia, metà degli interventi nell'edilizia riguardano lavori di restauro e di ristrutturazione ovvero di riqualificazione.
La necessità del recupero del costruito può essere dovuto alle seguenti esigenze:
- Manutenzione ordinaria e straordinaria.
- Dotazione di impianti teconologici.
- Cambio di destinazione d'uso.
- Rispetto delle normative di legge.

Sul modo di recupero si sono sviluppate varie teorie e tendenze incrociabili tra loro:
-Conservatrici a oltranza (rispetto assoluto della tradizione).
-Innovatrici (totale libertà di intervento innovatvo).
-Mediatrici (tra le prime due ,a seconda dei casi).

Il recupero edilizio può essere classificato in :
-Edifici costruiti prima del 1920.
-edifici cotruiti dopo il 1920.

Nel primo caso gli edifici erano realizzati in prevalenza con materiali e tecniche tradizionali (grosse murature di pietre e mattoni, solai in legno, copertura a tetto in cotto).

Nei secondi essi vengono costruiti in cemento armato e con le tecnologie più moderne.
Per recupero non intendiamo quei lavori che vengono eseguiti demolendo totalmente un vecchio edificio oppure attraverso una tecnica che viene definita tecnica di svuotamento. In tal caso, come gia precedentemente detto, questi lavori non sono considerati come lavori di recupero bensì vengono classificati come nuove costruzioni.

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