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Concetti Chiave

  • Noto, originariamente chiamata "Netum", ha subito diverse dominazioni, inclusi Romani e Arabi, che la resero capoluogo di circoscrizione siciliana.
  • Dopo il terremoto del 1693, Noto fu ricostruita più a valle, mantenendo il suo sviluppo culturale ed economico iniziato nei secoli precedenti.
  • La Porta Reale è un simbolo distintivo di Noto, con un arco di trionfo sormontato da un pellicano, simbolo di altruismo verso il re Ferdinando.
  • L'architettura barocca di Noto è evidente nella Cattedrale e nella Chiesa di San Francesco, entrambe precedute da imponenti scalinate.
  • Via Nicolaci e Piazza XVI maggio offrono esempi di eleganti edifici barocchi, mentre Via Cavour era un tempo riservata al passaggio nobile.

Noto – Storia e Architettura

Il nome “Noto” deriva dal latino “Netum”, trasformato poi sotto il dominio arabo nel Nono secolo in “Val Di Noto”.
Nel Quinto secolo subì l’influenza di Siracusa; successivamente fu conquistata dai Romani, dai Barbari, dai Bizantini e dagli Arabi.
Proprio dagli arabi fu creata capoluogo di una delle tre circoscrizioni in cui suddivisero la Sicilia.

Dal Dodicesimo secolo Noto fu una città demaniale, e nei secoli Quindicesimo e Sedicesimo registrò uno sviluppo culturale ed economico.
In seguito al terremoto dell’11 gennaio 1693, il centro abitato fu ricostruito più a valle.

La Porta Reale è il simbolo dell’ingresso della città di Noto.
Questo monumento è a forma di arco di trionfo.

La porta è sormontata da un pellicano, che è il simbolo dell’altruismo nei confronti del re Ferdinando. Invece, ai due lati della porta si trovano: una torre, simbolo di fortezza, e un cane che rappresenta il simbolo della fedeltà.

Tra quello che possiamo vedere a Noto, troviamo:
• La “Cattedrale” è in stile barocco ed è preceduta da un ampissima scalinata;
• La “Chiesa di San Francesco”, coronata dalla facciata barocca ed è preceduta da un imponente scalinata;
• Proseguendo lungo corso Vittorio Emanuele, lo sguardo si lascia condurre lungo la Via Nicolaci. I due lati della via sono fiancheggiati da palazzi barocchi;
Piazza XVI maggio è dominata dall'elegante facciata di San Domenico;
Via Cavour è la via sovrastante a corso Vittorio Emanuele, e nell'antichità era un passaggio nobile.

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