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Concetti Chiave

  • Il Torrione di Piazza Vittoria a Brescia, costruito tra il 1928 e il 1932, è il primo grattacielo in cemento armato in Italia, con un'architettura moderna e il primo ascensore italiano.
  • La torre si distingue per la sua altezza di 60 metri, 13 piani e un ristorante panoramico, con una facciata di mattoni rossastri ispirata agli edifici americani.
  • All'interno della piazza si trova l'Arengario, con formelle dello scultore Maraini che narrano la storia di Brescia dall'epoca romana al Rinascimento.
  • La statua "Atleta" di Dazzi, un tempo criticata per la nudità, ha suscitato dibattiti e polemiche riguardo al suo riposizionamento in piazza.
  • Un concorso internazionale è stato indetto per creare un nuovo simbolo politicamente corretto, mentre una scultura di Mimmo Palladino attualmente occupa la piazza.

Piazza Vittoria a Brescia

Tra il 1928 e 1932, in ambito dei risanamenti urbanistici voluti dal regime in tanti centri storici, nasce il Torrione di Piazza Vittoria, ossia il primo grattacielo in cemento armato in Italia, moderno sia per la presenza di uno stile essenziale e pulito, che per l’uso del cemento armato, ma anche per lo sviluppo tecnologico, proprio qui venne infatti inserito il primo ascensore italiano. La torre è alta 60 metri su cui si dispongono 13 piani con un ristorante panoramico all’ultimo, è completamente rivestito da mattoni rossastri che ricordano gli edifici americani e si scosta per il suo colore dagli altri edifici prevalentemente bianchi. Un altro elemento interessante della piazza è “l’Arengario”, che ha al suo interno la rappresentazione della storia di Brescia con formelle realizzate dallo scultore Maraini agli inizi degli anni trenta, racconta diversi episodi a partire dall’età romana, poi l’epoca longobarda con re Desiderio e la moglie Ansa, l’avvento delle signorie, l’apparizione dei santi Faustino e Giovata nel 1438 per arrivare al Rinascimento con Romanino e Moretto. L’arengario venne costruito in quanto serviva al duce nei suoi discorsi rivolti alla piazza, qui viene realizzato con la pietra rossa di Tolnezzo, ed è uno dei pochi elementi decorativi che non sono andati perduti, il frontespizio presenta al centro un leonessa rampante, simbolo della città con una scritta in latino che legge “Brescia la leonessa d’Italia”, tratta dallo odi Barbare di Carducci, mentre sulla base troviamo elementi che richiamano l’impero fascista e le ultime tre formelle raccontano: le 10 giornate di Brescia del 1849, la prima guerra mondiale e l’ultima raccontava degli anni fascisti, ma venne poi distrutta. La vittoria alata doveva trovarsi al centro della fontana, ma dopo un lungo dibattito si decise di optare per una scultura che rappresentasse l’epoca fascista: “Atleta” di Dazzi, che dopo la guerra è stata spostata, e al tempo venne criticata dalla Chiesa per la nudità. Recentemente, la statua del Bigio è stata ristrutturata nel 2007 e il sindaco ha espresso l’intenzione di reinserirla sul basamento originale ma al centro della piazza, creando anche polemiche, si è arrivati quindi ad un compromesso indicendo un concorso internazionale per realizzare una traccia che potesse riproporre un elemento simbolico politicamente corretto ma ancora oggi è aperto. In occasione della mostra di Mimmo Palladino, si pensò però anche alla realizzazione di una scultura che attualmente si trova in piazza e vagamente ricorda un corpo umano ma che in realtà è più una rappresentazione fuori dal tempo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza storica del Torrione di Piazza Vittoria a Brescia?
  2. Il Torrione di Piazza Vittoria è significativo perché è il primo grattacielo in cemento armato in Italia, costruito tra il 1928 e il 1932, e rappresenta un esempio di modernità per il suo stile essenziale e l'uso del cemento armato, oltre a ospitare il primo ascensore italiano.

  3. Quali elementi storici sono rappresentati nell'Arengario di Piazza Vittoria?
  4. L'Arengario contiene formelle che rappresentano la storia di Brescia, inclusi episodi dall'età romana, l'epoca longobarda, l'avvento delle signorie, l'apparizione dei santi Faustino e Giovata, e il Rinascimento con Romanino e Moretto.

  5. Quali controversie sono associate alla statua del Bigio in Piazza Vittoria?
  6. La statua del Bigio, criticata dalla Chiesa per la nudità, è stata oggetto di polemiche riguardo alla sua ricollocazione in piazza. Dopo la ristrutturazione nel 2007, il sindaco ha proposto di reinserirla, ma si è deciso di indire un concorso per un elemento simbolico politicamente corretto.

  7. Qual è il significato della scultura realizzata in occasione della mostra di Mimmo Palladino?
  8. La scultura realizzata per la mostra di Mimmo Palladino, attualmente in piazza, è una rappresentazione fuori dal tempo che vagamente ricorda un corpo umano, ma non ha un significato storico diretto, rappresentando piuttosto un elemento artistico contemporaneo.

Domande e risposte