Concetti Chiave
- Il quartiere Portello è stato riqualificato dallo studio di Gino Valle, ricucendo aree storicamente separate per creare un nuovo tessuto urbano coeso.
- L'area è divisa in cinque settori, ognuno con una destinazione funzionale e un linguaggio architettonico distintivo, collegati da una passerella pedonale.
- Il progetto include un'area commerciale e residenziale, con elementi architettonici innovativi come una copertura trapezoidale e cancelli retrattili che ne delimitano l'accesso.
- Il complesso residenziale di Cino Zucchi integra residenza convenzionata e libera, mantenendo elementi storici come l'ex mensa dell'Alfa Romeo.
- L'intervento urbanistico riflette l'influenza del "professionismo colto" del dopoguerra, ispirato dai maestri dell'architettura milanese come Gio Ponti.
Architettura Milanese – Area Portello
Quartiere riconvertito in parte, e ricucito nei vuoti che sono venuti a crearsi per cambiamenti di destinazione dei lotti, questa area è stata sistemata dallo studio architettonico di Gino Valle intervenendo in particolare nei lotti una volta occupati dalle aziende di Alfa Romeo e Lancia. Nel 2001, la società Nuovo Portello e Aurelia stipularono l’accordo di programma con il comune di Milano, il piano urbanistico venne poi affidato a Valle e approvato nel 2003, con l’operazione di ricucitura urbana che parte dal tema della coesistenza di comparti permeabili: 5 aree con al centro una passerella pedonale che costituisce il legame delle zone, esse sono state recuperate e si è cercato di unificarle dando un nuovo significato a dei territori che erano rimasti separati. Le aree sono circondate a est dalla città di matrice ottocentesca, a ovest dal quartiere razionalista del QT8, a sud dall’ex polo fieristico e a nord dall’imbocco del sistema autostradale.Cinque settori diversi per destinazione funzionale e linguaggio architettonico, troviamo infatti diversi studi di architettura che si rifanno al masterplan dello studio Vallo, da un lato l’aggregato commerciale a nord rosso si pone in continuità con l’intervento residenziale di Cino Zucchi e con il parco di Charles Jenks, dall’altro versante sul viale Serra troviamo un altro intervento dello studio Valle con un centro terziario e a destra, inserito nel verde, Guido Canali progetta un ulteriore centro residenziale ancora in via di realizzazione, ad unire queste aree c’è il ponte. Le aree che hanno centrato meglio l’obiettivo di una riqualificazione ambientale, architettonica, urbanistica e sociale, sono quelle dell’aggregato commerciale con l’aggregato residenziale Zucchi, il primo è stato realizzato non secondo un struttura classicamente chiusa ma creando un centro che diventa anche luogo di aggregazione grazie alla piazza antistante e alla copertura trapezoidale (evidenzia aperura, ibrido progettuale). Si identifica come “District Shopping Centre”, quindi un’area altamente urbanizzata, soprattutto per la vicinanza con Viale Sempione, composta da 5 corpi di fabbrica indipendenti e parzialmente porticati sovrastati da questa grande vela/pensilina a pilastri. Uno degli aspetti più interessanti è l’estrema apertura, che in realtà prevede dei robusti cancelli metallici retrattili che scorrono su sottili binari all’orario di chiusura delimitando l’area, smaterializzazione della soglia resa possibile da questa tipologia di aggregato e dalla sua collocazione. Il progetto Zucchi intendeva fin dall’inizio sviluppare una ricerca per rispondere ai bisogni dell’abitare contemporaneo, questo grosso complesso residenziale comprende diversi corpi di fabbrica tra residenza convenzionata (tre stecche) e libera (cinque torri), i primi si affacciano sul viale Serra e sulla sinistra c’è viale Traiano, altra via a forte scorrimento automobilistico. I secondi invece prevedono al centro un grosso corpo a forma di cuneo che rappresenta l’ex mensa dell’Alfa Romeo, in quanto si era deciso di conservare l’edificio, da questo impianto generale risulta chiara la lezione del “professionismo colto” del secondo dopoguerra, cioè il riferimento ai tanti maestri della cultura milanese, come Gio Ponti, che avevano realizzato una serie di esempi di altissima architettura residenziale di qualità tipica milanese.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'obiettivo principale del progetto di riqualificazione dell'area Portello a Milano?
- Quali sono le caratteristiche distintive dell'aggregato commerciale nel progetto Portello?
- Come si integra il progetto residenziale di Cino Zucchi nell'area Portello?
- Quali studi di architettura hanno contribuito al masterplan dell'area Portello?
L'obiettivo principale è stato la ricucitura urbana e la riqualificazione ambientale, architettonica, urbanistica e sociale, unificando aree separate e dando loro un nuovo significato.
L'aggregato commerciale è caratterizzato da un centro aperto che funge da luogo di aggregazione, con una piazza antistante e una copertura trapezoidale, definito come "District Shopping Centre".
Il progetto residenziale di Cino Zucchi comprende residenze convenzionate e libere, con un corpo centrale a forma di cuneo che conserva l'ex mensa dell'Alfa Romeo, riflettendo la tradizione dell'architettura residenziale milanese.
Diversi studi di architettura hanno contribuito, tra cui lo studio di Gino Valle, Cino Zucchi, e Guido Canali, seguendo il masterplan dello studio Valle per creare un'area coesa e funzionale.