Concetti Chiave
- L'identità personale è un bene autonomo, garantendo a ciascuno il diritto alla preservazione della propria individualità.
- Il cognome è visto non solo come segno di discendenza familiare, ma come parte essenziale della personalità individuale.
- Il diritto all'identità personale include il diritto del figlio a uno status filiationis e il riconoscimento del nome di famiglia.
- Il diritto alla ricerca delle origini familiari deve essere bilanciato con il diritto all'anonimato della madre naturale.
- La tutela giuridica dell'identità personale include il diritto alla rettifica di informazioni non veritiere.
Tutela giuridica dell’identità personale
L’identità personale costituisce «un bene per sé medesima, indipendentemente dalla condizione personale e sociale, dai pregi e dai difetti del soggetto, di guisa che a ciascuno è riconosciuto il diritto a che la sua individualità sia preservata» (sent. 13/1994).
In tal modo anche la tradizionale funzione del cognome quale segno identificativo della discendenza familiare si arricchisce di una distinta tutela, in quanto «strumento identificativo della persona» e dunque «parte essenziale e irrinunciabile della personalità».
Il diritto all’identità personale comprende anche il diritto alla ricerca delle proprie origini familiari da parte del figlio adottivo, che deve però essere bilanciato con il diritto all’anonimato eventualmente esercitato dalla madre naturale. La Corte costituzionale ha pertanto dichiarato illegittima una disposizione della legge sull’adozione (l. 184/1983, intitolata dopo la riforma del 2001 «diritto del minore ad una famiglia»), nella parte in cui non consentiva alla persona adottata l’accesso alle informazioni relative alle sue origini senza una previa verifica giudiziale della persistenza della volontà della madre biologica a non essere nominata (sent. 278/2013).
Il diritto all’identità personale trova un parziale riconoscimento legislativo nella previsione del diritto alla rettifica, cioè il diritto di ciascuno a che il mezzo di informazione corregga eventuali affermazioni non veritiere sul proprio conto (art. 8 l. 47/1948).
In sostanza, la tutela giuridica dell’identità personale è volta a preservare diversi aspetti della personalità e dell’integrità morale, sin dalla tutela delle informazioni d’identità per giungere alla salvaguardia delle notizie relative all’operato di un determinato soggetto.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'identità personale secondo la sentenza 13/1994?
- Quali diritti sono inclusi nel diritto all'identità personale per i figli?
- Come viene bilanciato il diritto alla ricerca delle origini familiari con il diritto all’anonimato della madre naturale?
L'identità personale è considerata un bene per sé stessa, indipendentemente dalla condizione personale e sociale, e ciascuno ha il diritto che la propria individualità sia preservata.
Il diritto all'identità personale per i figli include il diritto a uno status filiationis, il riconoscimento della paternità e maternità, l'assunzione del nome familiare, e il diritto a essere identificati con il cognome di entrambi i genitori.
La Corte costituzionale ha dichiarato illegittima una disposizione che non permetteva l'accesso alle informazioni sulle origini senza una verifica giudiziale della volontà della madre biologica a mantenere l'anonimato, bilanciando così i due diritti.