Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il TFR è una retribuzione differita, maturata durante il rapporto di lavoro ma esigibile solo alla cessazione dello stesso.
  • Sostituisce l'indennità di anzianità e di buonuscita, calcolato annualmente dividendo la retribuzione per 13,5.
  • Il TFR finale è la somma degli accantonamenti annuali, con possibilità di anticipazione fino al 70% per specifici bisogni.
  • Le anticipazioni sono concesse per spese sanitarie, acquisto della prima casa, o sostegno durante il congedo parentale.
  • L'anticipazione è disponibile una sola volta e viene sottratta dal TFR finale.

Indice

  1. Definizione e maturazione del TFR
  2. Anticipazione del TFR

Definizione e maturazione del TFR

Il trattamento di fine rapporto (TFR) o liquidazione è disciplinato dall’articolo 2120 del Codice civile. Si tratta di una forma di retribuzione differita: la maturazione giuridica del TFR avviene durante l’intero corso della durata di lavoro, ma esso è esigibile soltanto all’atto della cessazione dello stesso.

Il TFR ha sostituito:

- l’indennità di anzianità nel lavoro privato, che veniva calcolata moltiplicando l’ultima retribuzione per gli anni di servizio presso l’azienda;

- l’indennità di buonuscita (erogata dall’INPS), pari a tanti dodicesimi dell’80% dell’ultimo trattamento retributivo, per quanti sono gli anni utili.

Il trattamento di fine rapporto matura progressivamente, man mano che il rapporto di lavoro procede: ogni anno, infatti, il datore di lavoro accantona a favore di ciascun dipendente un importo, calcolato dividendo la retribuzione annuale per 13,5, che equivale, grosso modo, a una mensilità di retribuzione per anno. Il termine retribuzione attiene a «qualsiasi somma percepita a titolo “non occasionale” dal lavoratore». I contratti collettivi, però, possono derogare in peius questa nozione fornendo una definizione di retribuzione più stringente.

Anticipazione del TFR

Il TFR finale risulta, dunque, dalla somma di tutti gli accantonamenti annuali. Anche se il dipendente non può esigere il TFR prima della cessazione del rapporto di lavoro, egli può richiederne un’anticipazione (che può ammontare a non più del 70% del trattamento accantonato fino a quel momento).. Le richieste sono soddisfatte annualmente entro i limiti del 10% degli aventi titolo, e comunque del 4% del numero totale dei dipendenti.

Il datore di lavoro è tenuto a erogare l’anticipazione solo se il dipendente ne ha bisogno per:

- pagare spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche;

- acquistare la prima casa per sé e per i figli, documentato con atto notarile o con altri mezzi idonei;

- avere un sostegno economico durante il periodo di fruizione del congedo parentale.

L’anticipazione può essere ottenuta una sola volta nel corso del rapporto di lavoro ed è detratta dal trattamento di fine rapporto.

Domande da interrogazione

  1. Che cos'è il trattamento di fine rapporto (TFR) e come viene calcolato?
  2. Il TFR è una forma di retribuzione differita disciplinata dall'articolo 2120 del Codice civile, esigibile solo alla cessazione del rapporto di lavoro. Viene calcolato accantonando annualmente un importo pari a circa una mensilità di retribuzione, ottenuto dividendo la retribuzione annuale per 13,5.

  3. Quali sono le condizioni per richiedere un'anticipazione del TFR?
  4. Un dipendente può richiedere un'anticipazione del TFR per spese sanitarie straordinarie, per l'acquisto della prima casa o per sostegno economico durante il congedo parentale. L'anticipazione può ammontare a non più del 70% del TFR accantonato e può essere richiesta una sola volta.

  5. Quali erano le forme di indennità sostituite dal TFR?
  6. Il TFR ha sostituito l'indennità di anzianità nel lavoro privato e l'indennità di buonuscita erogata dall'INPS, che venivano calcolate rispettivamente in base agli anni di servizio e all'ultimo trattamento retributivo.

Domande e risposte

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