Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il transfughismo parlamentare si riferisce al fenomeno in cui i parlamentari cambiano gruppo politico durante il loro mandato, senza restrizioni nei regolamenti delle Camere.
  • Questo fenomeno è emerso dopo la crisi del sistema partitico negli anni Novanta, diventando evidente durante la XIII legislatura (1996-2001).
  • Il transfughismo è problematico nei contesti elettorali bipolari, dove può alterare la volontà espressa dagli elettori, causando ribaltoni politici.
  • La continua evoluzione del sistema politico italiano ha portato alla formazione di nuovi partiti parlamentari, spesso creati da membri estromessi dai loro gruppi originali.
  • Durante la XVII legislatura (2013-2018), il fenomeno ha raggiunto un picco, con 548 cambi di gruppo da parte di deputati e senatori.

Transfughismo parlamentare

Nei regolamenti delle Camere non vi sono disposizioni che impediscono al singolo parlamentare di lasciare il gruppo del partito sotto le cui insegne è stato eletto per iscriversi a un altro e di passare da un gruppo all’altro magari più volte.
Ciò nel rispetto dell’art. 67 Cost. A questo fenomeno ci si riferisce con l’espressione transfughismo o mobilità parlamentare: fenomeno sconosciuto durante il primo quarantennio di vita repubblicana ed esploso in seguito alla crisi del sistema partitico negli anni Novanta.

La legislatura in cui il transfughismo cominciò a svilupparsi in misura davvero patologica fu la XIII (1996-2001). Da allora, dal momento che il sistema politico non ha mai trovato stabilità, quasi ogni legislatura è stata segnata da questo fenomeno, fino alla XVII, che ha battuto il record della XIII: dal 2013 al 2018 hanno «cambiato casacca» 207 deputati e 140 senatori, per un totale di 548 passaggi di gruppo.

Il transfughismo assume connotati problematici dove la contesa elettorale è bipolare e il voto degli elettori è decisivo. In quel contesto s’inserisce la vera e propria degenerazione del fenomeno determinata dagli spostamenti degli eletti da un campo all’altro, dalla maggioranza all’opposizione o viceversa, che può portare come conseguenza più grave a un sovvertimento della volontà espressa dal corpo elettorale (nel gergo politico si usa il termine ribaltone, evocato spesso nelle vicende di alcuni governi a partire dal 1994).
In un sistema politico come quello italiano, da diversi anni in continua scomposizione e ricomposizione, accade che nel corso di una legislatura alcuni partiti scompaiano, altri se ne formino, altri si trasformino. Un’altra conseguenza del transfughismo è stata così la creazione di partiti parlamentari. Si definiscono tali formazioni spontanee di membri del Parlamento estromessi dai gruppi dei quali facevano originariamente parte.

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