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Concetti Chiave

  • Il rumore è definito come un suono sgradevole che può influenzare negativamente il benessere psicofisico, con livelli di esposizione giornaliera e settimanale regolati da limiti specifici.
  • I principali valori limite di esposizione al rumore sono 140 dB per il picco e 87 dB per l'esposizione giornaliera, con valori inferiori e superiori d'azione per la sicurezza dei lavoratori.
  • La norma UNI 9432 guida la determinazione del livello di esposizione personale al rumore, classificando il rumore come costante, ciclico o fluttuante e definendo specifici metodi di misurazione.
  • Il fonometro è lo strumento utilizzato per misurare il rumore, posizionabile con o senza la presenza del lavoratore, per valutare accuratamente i livelli sonori nell'ambiente di lavoro.
  • Le vibrazioni sono classificate in mano-braccio e corpo intero, con valutazioni e misure di protezione e prevenzione definite dagli articoli 202 e 203, rispettando normative come ISO 2631 e ISO 5349.

Indice

  1. Titolo VIII: Rumore e vibrazioni
  2. Valori limiti d'esposizione
  3. UNI 9432
  4. Fonometro
  5. Efficacia dei DPI
  6. Vibrazioni

Titolo VIII: Rumore e vibrazioni

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Il rumore viene definito come un suono sgradevole che incide negativamente sul benessere psicofisico dell'individuo. Il suono, invece, è una variazione di pressione che attraversa un mezzo elastico e che può essere udito dall'orecchio umano.

Per parlare di rumore è bene evidenziare tre concetti chiave:
1. Livello di esposizione giornaliera
Il livello di esposizione giornaliera di riferisce al valore medio a cui il lavoratore può essere sottoposto nelle 8 ore lavorative giornaliere.

2. Pressione acustica di picco
Il valore di picco è il valore massimo della pressione istantanea che può essere misurato e con cui il lavoratore può entrare in contatto.

3. Livello di esposizione settimanale
Il livello di esposizione settimanale è il valore medio a cui il lavoratore viene sottoposto nella sua settimana lavorativa, ovvero 40 ore settimanali e 5 giorni lavorativi.

Valori limiti d'esposizione

In riferimento ai tre concetti precedentemente approfonditi, l'articolo 189 concede i valori limiti a cui il lavoratore può essere esposto senza incorrere in gravi effetti per la sua salute.
1. Valori limite d'esposizione
- valore di picco = 140 dB
- valore esposizione giornaliera = 87 dB

2. Valori inferiori d'azione
- valore di picco = 135 dB
- valore esposizione giornaliera = 80 dB

3. Valori superiori d'azione
- valore di picco = 137 dB
- valore esposizione giornaliera = 85 dB

L'articolo 190 si prende incarico di mostrare i metodi e le strumentazioni che devono essere adoperate per la valutazione dei rischi ed inoltre, devono essere adeguati alle indicazioni delle norme tecniche:
- UNI 9432 --> determinazione del livello di esposizione personale al rumore
- ISO 9612 --> definisce il protocollo da seguire

UNI 9432

[img]https://encrypted-tbn0.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTrJEbTI1HAbNDEnIHt2wP0WgEBfP77R2I4dA&s[/img]
La UNI 9432 definisce le strategie in base al rumore, poiché quest'ultimo può essere di tre tipi:
1. Costante --> è sufficiente una misura per 60 secondi
2. Ciclico --> una sola misura ad un numero intero di cicli per 60 secondi
3. Fluttuante --> può essere misurato attraverso tre modalità:
- una sola misurazione dell'attività più pericolosa
- tre misure ad intervalli di 5 minuti
- una misurazione per l'intero periodo

Fonometro


Lo strumento utilizzato per misurare il rumore è il fonometro.
Si può usufruire del fonometro con o senza il lavoratore:
- senza lavoratore --> al centro della zona occupata dalla testa.
- con lavoratore --> all'altezza dell'orecchio che percepisce il più elevato dei livelli sonori.

Il dosimetro deve essere posto ad almeno 0,04 m di sopra della spalla e ameno 0,1 m dall'orecchio.

Efficacia dei DPI

Per ridurre i rischi in riferimento al rumore vengono utilizzati i DPI.
Quelli più gettonati sono le cuffie e gli inserti espansibili e preformati.
Per comprendere l'efficacia di tali DPI la UNI ES ISO 9432 ci offre 4 metodi:
- HML
- controllo HML
- OBM
- SNR

Capire se è sufficiente la protezione dei DPI devono rispettare dei valori, ad esempio se supera gli 80 la protezione è insufficiente, se invece è inferiore ai 65 si dice che il lavoratore è in iperprotezione, ovvero che il DPI protegge più del dovuto e isola il lavoratore dalla zona circostante.

Vibrazioni


Le vibrazioni a cui un lavoratore può essere sottoposto sono:
- Mano-braccio --> comportano disturbi vascolari, neurologici e muscolari
- Corpo intero --> comportano traumi e lombalgie

Per sapere le misure e la valutazione del rischio delle vibrazioni ci avvaliamo dell'articolo 202 e dell'articolo 203.

Nell'articolo 202 vengono riportate le due metodiche per la valutazione del rischio:
- senza misurazione, attraverso l'utilizzo delle banche dati
- con misurazioni strumentali, devono rispettare la ISO 2631 per il corpo intero e la ISO 5349 per mano-braccio.

Nell'articolo 203 vengono riportate le misure di protezione e prevenzione. Qualora siano superati i livelli, il datore di lavoro deve elaborare e applicare un piano di lavoro volto a ridurre al minimo l'esposizione.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i concetti chiave per comprendere il rumore sul luogo di lavoro?
  2. I concetti chiave sono il livello di esposizione giornaliera, la pressione acustica di picco e il livello di esposizione settimanale.

  3. Quali sono i valori limite d'esposizione al rumore secondo l'articolo 189?
  4. I valori limite sono 140 dB per il picco e 87 dB per l'esposizione giornaliera.

  5. Come viene utilizzato il fonometro per misurare il rumore?
  6. Il fonometro può essere usato con o senza lavoratore, posizionato al centro della zona occupata dalla testa o all'altezza dell'orecchio.

  7. Quali metodi offre la UNI ES ISO 9432 per valutare l'efficacia dei DPI?
  8. I metodi sono HML, controllo HML, OBM e SNR.

  9. Quali sono le due metodiche per la valutazione del rischio delle vibrazioni secondo l'articolo 202?
  10. Le metodiche sono senza misurazione, usando banche dati, e con misurazioni strumentali rispettando le norme ISO.

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