Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • La giurisdizione può riguardare ambiti interni, conflitti internazionali e rapporti con ordinamenti speciali o sistemi creati dall'autonomia privata.
  • Ogni giudice di merito ha il potere di decidere sulla propria giurisdizione, con l'ultima parola spettante alla Corte di Cassazione a sezioni unite.
  • La teoria dell'accessorietà considera la partecipazione criminosa come accessoria, dove la condotta del partecipe diventa rilevante solo se connessa a un'azione principale antigiuridica.
  • La teoria della fattispecie plurisoggettiva eventuale descrive una nuova fattispecie autonoma e diversa, punibile grazie alla commistione tra norme generali e speciali.
  • La teoria delle fattispecie plurisoggettive differenziate sostiene che l'incontro tra norme speciali e di concorso genera diverse fattispecie, distinguibili per l'atteggiamento psichico dei compartecipi.

Indice

  1. Giurisdizione e competenze giudiziarie
  2. Ruolo della Corte di Cassazione
  3. Teoria dell'accessorietà nel concorso criminoso
  4. Teoria della fattispecie plurisoggettiva eventuale
  5. Teoria delle fattispecie plurisoggettive differenziate

Giurisdizione e competenze giudiziarie

La questione di giurisdizione può toccare l’ambito interno (rapporti giudice ordinario-giudici speciali); quello dei conflitti di attribuzione fra potere giudiziario e P.A.; quello internazionale; quello dei rapporti con ordinamenti speciali, sistemi non statuali e sistemi creati dall’autonomia privata.

Ruolo della Corte di Cassazione

Chi risolve la questione di giurisdizione → ogni giudice di merito ha il potere di decidere sulla propria giurisdizione. L’ultima parola spetta però alla Corte di Cassazione a sezioni unite.

La questione di giurisdizione può essere risolta o mediante le impugnazioni ordinarie o in via anticipata:

- impugnazioni ordinarie → il giudice statuisce (implicitamente o esplicitamente) sulla sussistenza della propria giurisdizione.

Teoria dell'accessorietà nel concorso criminoso

Appunto di diritto che espone le diverse teorie sul concorso criminoso, ossia sulla commissione del reato da parte di più correi

Teoria dell’accessorietà → sostiene che la partecipazione criminosa ha natura accessoria: vuol dire che la condotta atipica del semplice partecipe non ha rilevanza penale autonoma, ma la acquista poiché accede alla condotta principale o tipica dell’autore.

Esempio → se Tizio si limita a fornire a Caio uno strumento da scasso per compiere un furto, la condotta di ausilio (atipica) di Tizio non potrà essere punita finché l’esecutore materiale, cioè caio, non avrà realizzato il furto.

L’azione principale deve essere obiettivamente antigiuridica: si parla a tal proposito di accessorietà limitata.

Teoria della fattispecie plurisoggettiva eventuale

Teoria della fattispecie plurisoggettiva eventuale → definisce la fattispecie del concorso di persone «fattispecie plurisoggettiva eventuale». Essa è nuova, autonoma e diversa rispetto a quella incriminatrice di parte speciale, modellata solo sulla figura dell’autore.

La commistione fra l’art. 110 e le singole norme di parte speciale rende punibili comportamenti irrilevanti ai sensi delle singole disposizioni di parte speciale.

Teoria delle fattispecie plurisoggettive differenziate

Teoria delle fattispecie plurisoggettive differenziate → sostiene che dall’incontro tra le norme di parte speciale e quelle sul concorso di persone non nasce una sola fattispecie plurisoggettiva eventuale, bensì tante fattispecie plurisoggettive differenziate quanti sono i concorrenti. Esse hanno in comune il medesimo accadimento materiale, ma si distinguono per l’atteggiamento psichico di ciascun compartecipe.

Si realizza, in tal guisa, la differenziazione fra teorie condizionalistiche e teorie causalistiche. La differenza attiene alle modalità di esplicazione degli elementi tipici del reato.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo della Corte di Cassazione nella questione di giurisdizione?
  2. La Corte di Cassazione a sezioni unite ha l'ultima parola sulla questione di giurisdizione, anche se ogni giudice di merito ha il potere di decidere sulla propria giurisdizione.

  3. Cosa sostiene la teoria dell'accessorietà nel concorso criminoso?
  4. La teoria dell'accessorietà sostiene che la partecipazione criminosa ha natura accessoria, ovvero la condotta del partecipe non ha rilevanza penale autonoma ma acquisisce rilevanza poiché accede alla condotta principale dell'autore.

  5. Come si differenziano le teorie delle fattispecie plurisoggettive differenziate?
  6. Le teorie delle fattispecie plurisoggettive differenziate sostengono che dall'incontro tra le norme di parte speciale e quelle sul concorso di persone nascono tante fattispecie plurisoggettive quanti sono i concorrenti, distinguendosi per l'atteggiamento psichico di ciascun compartecipe.

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