Concetti Chiave
- La Corte costituzionale può verificare se l'interpretazione della Cedu da parte della Corte di Strasburgo sia in conflitto con la Costituzione italiana.
- L'articolo 117 impone che gli atti legislativi rispettino obblighi comunitari e internazionali.
- La teoria dei controlimiti richiede che la legislazione italiana rispetti principi inderogabili del sistema giuridico nazionale.
- Un caso emblematico della teoria dei controlimiti riguarda una legge della regione Puglia del 2009 sull'inclusione sociale degli immigrati.
- La teoria dei controlimiti sottolinea il rapporto tra fonti nazionali e diritto internazionale.
Indice
Ruolo della Corte costituzionale
La Corte costituzionale, pur non potendo sindacare l’interpretazione della Cedu fornita dalla Corte di Strasburgo, resta legittimata a verificare se la norma della convenzione come da quella Corte interpretata si ponga in conflitto con altre norme della Costituzione, ipotesi nella quale dovrà essere esclusa l’inidoneità della disposizione costituzionale a integrare la fonte considerata.
Obblighi internazionali e legislazione italiana
L’art. 117 stabilisce che gli atti autoritativi devono essere adottati in conformità agli obblighi comunitari e internazionali.
Nel legiferare, dunque, le autorità italiane devono contemperare il rispetto degli obblighi internazionali con le prerogative proprie del nostro ordinamento. Tale commistione dà vita alla teoria dei controlimiti: l’attività legislativa deve sempre tener conto di alcuni principi irrinunciabili e inderogabili.
Teoria dei controlimiti e caso Puglia
La teoria dei controlimiti ha avuto un ruolo particolarmente eminente nell’ambito di una sentenza volta a giudicare una legge approvata dalla regione Puglia, che nel 2009 aveva adottato una legge per promuovere l’inclusione sociale degli immigrati. La Puglia, citata in giudizio di fronte alla Corte costituzionale dallo Stato, ha asserito che la legge si proponeva di concorrere ad attuare il rispetto dei diritti inviolabili della persona, riconosciuti dalla Costituzione Italiana, dagli obblighi internazionali e dai principi inerenti al diritto comunitario. La Corte costituzionale ha ritenuto fondata la questione di legittimità sollevata dallo Stato nei confronti della regione Puglia. L’illegittimità, in particolare, riguardava il diritto di difesa dei cittadini meno abbienti che, ex art. 117, costituisce materia di competenza esclusiva dello Stato e, quindi, non può in alcun caso essere disciplinata dalla regione né in qualità di competenza residuale né in qualità di competenza concorrente.
Conclusione sulla teoria dei controlimiti
In sintesi, dunque, la teoria dei contrrolimiti rimarca ulteriormente il rapporto esistente tra fonti nazionali e diritto internazionale.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della Corte costituzionale in relazione alla Cedu?
- Cosa stabilisce l'articolo 117 riguardo agli obblighi internazionali?
- Qual è stato il ruolo della teoria dei controlimiti nel caso della legge della regione Puglia?
La Corte costituzionale può verificare se l'interpretazione della Cedu da parte della Corte di Strasburgo sia in conflitto con la Costituzione italiana, escludendo l'inidoneità della disposizione costituzionale.
L'articolo 117 stabilisce che gli atti autoritativi devono essere conformi agli obblighi comunitari e internazionali, bilanciando tali obblighi con le prerogative dell'ordinamento italiano.
La teoria dei controlimiti è stata centrale nel giudicare l'illegittimità della legge della Puglia del 2009, poiché la materia del diritto di difesa dei cittadini meno abbienti è di competenza esclusiva dello Stato, non della regione.