Concetti Chiave
- Il recepimento degli obblighi internazionali nel diritto interno può avvenire tramite procedura ordinaria o speciale, con la formula «piena ed intera esecuzione».
- La ratifica di trattati internazionali che implicano modifiche significative richiede l'autorizzazione parlamentare ai sensi dell'art. 80 Costituzione.
- La riforma costituzionale del 2001 ha consolidato il rango delle leggi di esecuzione dei trattati come norme interposte, superiori alle leggi ordinarie.
- Il recepimento di norme incomplete richiede un procedimento ordinario per permettere un'interpretazione preliminare da parte del legislatore.
- Le norme self-executing possono essere adattate tramite procedimento speciale, senza necessità di riformulazione legislativa.
Indice
Modalità di recepimento degli obblighi internazionali
Il recepimento degli obblighi internazionali sul piano del diritto interno può avvenire mediante due modalità: procedura ordinaria mediante riformulazione; procedura speciale mediante rinvio automatico o permanente.
A prescindere dalla modalità adottata, il testo dell’accordo trasposto è sempre preceduto dalla formula «piena ed intera esecuzione viene data al seguente trattato».
Ruolo del parlamento nella ratifica
Ai sensi dell’art. 80 Cost., la ratifica di trattati internazionali di natura politica, che prevedono arbitrati o regolamenti giudiziari, importano oneri alle finanze o modificazioni al territorio e alle leggi, richiede l’autorizzazione legislativa del Parlamento. Ciò consente, talvolta, di far coincidere la ratifica e l’esecuzione: quando il parlamento autorizza il capo dello stato a ratificare un trattato, inserisce, con effetti ora per allora, la clausola di esecuzione, la quale acquisirà efficacia solo se e quando il trattato acquisterà efficacia sul piano del diritto internazionale. Nella maggior parte dei casi, dunque, ratifica e approvazione esecutoria coincidono.
Evoluzione delle leggi di esecuzione
Mentre in passato le leggi di esecuzioni del trattato erano soggette al principio dell’abrogazione e, dunque, avevano il medesimo rango di qualsiasi altra legge ordinaria, in seguito alla riforma costituzionale del 2001 è stata consolidata la loro posizione privilegiata in qualità di norme interposte: esse possono derogare a leggi ordinarie attenendosi ai principi supremi e inderogabili costituzionalmente garantiti.
In sintesi, mentre il recepimento di norme incomplete richiede sempre l’attuazione del procedimento ordinario perché la riformulazione consente al legislatore di dar luogo a una preliminare interpretazione da cui scaturiscono diritti e obblighi riferiti ai soggetti dell’ordinamento interno, l’adattamento di norme self-executing può avvenire tramite procedimento speciale..