Concetti Chiave
- Il bilancio dello Stato è un mezzo per governare l'economia e attuare politiche pubbliche specifiche, come politiche fiscali e tributarie.
- L'interventismo statale nell'economia ha radici storiche legate a politiche di espansione territoriale ed economica.
- La misura dell'intervento statale nell'economia di mercato è una questione dibattuta nel pensiero economico moderno.
- Nell'economia occidentale moderna, scuole di pensiero come la Scuola dell'Economia classica e il Neo-Liberismo promuovono l'autoregolazione del mercato.
- L'idea di un mercato che può raggiungere un equilibrio autonomamente è centrale nel pensiero economico di diverse correnti, inclusa la Nuova Macroeconomia Classica.
Il bilancio dello Stato
Che il bilancio dello Stato, e le decisioni che riguardano le entrate pubbliche da una parte e le spese pubbliche dall’altra, possano essere uno strumento di governo dell’economia, e di realizzazione quindi di specifiche politiche pubbliche (politica economica; politica di bilancio in senso stretto, per la fissazione dei saldi e del livello di indebitamento; politiche fiscali e tributarie) è – storicamente – un approdo cui si è giunti con il crescente sviluppo delle funzioni dello Stato, e quindi con il crescente interventismo dello Stato nell’Economia.
Interventismo storico dello Stato
Questo interventismo è un dato storico, legato alle politiche internazionali di espansione territoriale o di espansione economica e commerciale (guerra, colonialismo ecc.). Ciò che costituisce una questione discussa nel pensiero economico moderno, fin dai suoi albori, è la misura (minima o massima) di questo intervento dello Stato nella regolazione dell’economia di mercato, cioè quale debba essere la sua dimensione ottimale.
Pensiero economico moderno
Nell’economia occidentale moderna, a cominciare dal pensiero della c.d. Scuola dell’Economia classica (pensatori inglesi della seconda metà del ’700 e della prima metà dell’800 come Adam Smith [1723-1790], David Ricardo [1772- 1823], ecc.), e poi del c.d. Neo-Liberismo economico (Friedrich von Hayek [1899-1992], Ludwig von Mises [1881- 1973], per arrivare alla c.d. Nuova Macroeconomia Classica (Robert Lucas Jr.[1937], Thomas Sargent [1943]), rimane centrale l’idea di un mercato in perfetta libera concorrenza che è capace, entro certi limiti, di autoregolarsi, o comunque capace di raggiungere “da solo”, per dinamiche interne di funzionamento, una situazione di equilibrio tra domanda e offerta (di beni/servizi, di lavoro, di capitale, ecc.).