Concetti Chiave
- L'Unione europea promuove il coordinamento delle politiche occupazionali per migliorare l'efficienza lavorativa tra gli stati membri.
- La Strategia europea per l'occupazione richiede piani nazionali annuali, valutando i risultati per condividere le migliori pratiche.
- Obiettivi chiave della strategia includono occupabilità, adattabilità, imprenditorialità e pari opportunità.
- La crisi finanziaria del 2008 ha portato gli stati a ritornare a politiche lavorative isolate, riducendo l'efficacia iniziale della strategia.
- Il Pilastro europeo dei diritti sociali del 2017 ha rilanciato il mercato con enfasi su flessibilità e conciliazione tra vita privata e professionale.
Indice
Coordinamento delle politiche occupazionali
Negli ultimi anni, l’Unione europea ha esortato gli stati membri a coordinare le rispettive politiche occupazionali in modo da migliorare l’efficienza del mercato del lavoro.
Già nel 1997, il Consiglio europeo di Lussemburgo aveva delineato una strategia europea per l’occupazione (SEO): annualmente, ogni stato membro deve presentare un piano nazionale per l’occupazione; a ciò segue una discussione a livello europeo per valutare i risultati conseguiti da ciascun ordinamento. Le soluzioni di maggiore successo potranno essere copiate dagli altri stati (best practice). Questa forma di coordinamento è realizzata tramite linee guida di soft law.
Obiettivi della strategia europea
La strategia europea ha quattro obiettivi principali:
1) occupabilità, promuovibile dagli stati tramite percorsi di formazione lavorativa. Solo in questo modo i cittadini saranno «occupabili», cioè capaci di inserirsi nel mercato del lavoro;
2) adattabilità, in base alla quale la forza lavoro deve essere gestita in modo dinamico, cioè variabile a seconda delle condizioni produttive e commerciali;
3) imprenditorialità, che consiste nel favorire lo sviluppo di iniziative imprenditoriali qualificate;
4) pari opportunità, raggiungibile tramite azioni a favore delle categorie svantaggiate.
Impatto della crisi finanziaria
All’inizio l’impatto della Seo è sembrato molto efficace, ma a seguito della crisi finanziaria del 2008 gli stati sono ritornati alle proprie politiche lavorative isolate.
Nel tentativo di risolvere la crisi, l’Ue ha adottato la strategia della flexicurity: gli stati membri hanno riformato le proprie normative lavoristiche in modo autonomo, abbandonando i pochi vantaggi acquisiti tramite il progetto di armonizzazione fra le varie fonti interne.
Rilancio del mercato europeo
Dopo la crisi, il mercato europeo è stato rilanciato tramite il Pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato dal Consiglio europeo nel novembre del 2017. Il Pilastro tutela venti principi connessi alla vita sociale e, quindi, anche lavorativa, in particolare l’idea di flessibilità sul lavoro, la necessità di assicurare l’occupabbilità e una migliore conciliazione fra vita privata e professionale.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale della Strategia europea per l'occupazione (SEO)?
- Come ha reagito l'Unione europea alla crisi finanziaria del 2008 in termini di politiche occupazionali?
- Qual è stato il ruolo del Pilastro europeo dei diritti sociali nel rilancio del mercato europeo post-crisi?
L'obiettivo principale della SEO è coordinare le politiche occupazionali degli stati membri per migliorare l'efficienza del mercato del lavoro, promuovendo occupabilità, adattabilità, imprenditorialità e pari opportunità.
Dopo la crisi finanziaria del 2008, l'UE ha adottato la strategia della flexicurity, permettendo agli stati membri di riformare autonomamente le normative lavoristiche, abbandonando l'armonizzazione delle politiche.
Il Pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato nel 2017, ha rilanciato il mercato europeo tutelando venti principi legati alla vita sociale e lavorativa, promuovendo flessibilità, occupabilità e una migliore conciliazione tra vita privata e professionale.