Concetti Chiave
- Le monarchie assolute in Europa del 15° e 16° secolo concentrarono il potere in un unico organo, erodendo i poteri feudali e creando uno stato con un monopolio centralizzato della forza.
- Il re deteneva il potere esecutivo e legislativo, con le assemblee rappresentative in ruolo consultivo, e il potere giudiziario gestito da corti di giudici nominati dal sovrano.
- L'apparato amministrativo e burocratico era composto da giuristi, nobili ed ecclesiastici, responsabili dell'organizzazione, delle finanze e della riscossione delle imposte.
- Un esercito permanente, reclutato tra i sudditi, garantiva la pace interna e la difesa nelle guerre esterne, rappresentando una delle caratteristiche distintive delle monarchie assolute.
- Con l'assolutismo illuminato, si sviluppò una distinzione tra Stato e re, con il sovrano subordinato allo Stato e una separazione tra i patrimoni del sovrano e quello statale.
Indice
I caratteri delle monarchie assolute in Europa
Lo stato in senso moderno nacque con le monarchie europee del 15 e del 16 secolo, che erosero i poteri feudali concentrando l'autorità in un unico organo e dando vita al monopolio della forza da parte di un apparato centralizzato.
Le prime monarchie si ebbero in Franca, Inghilterra, Portogallo, Spagna, dove si affermò lo Stato assoluto, in riferimento al potere del re che era titolare esclusivo dei poteri:
Rafforzamento autorità del re
Il sovrano concentrò nelle proprie mani il potere esecutivo e legislativo; alle assemblee rappresentative era affidato un ruolo consultivo; il potere giudiziario venne affidato a corti composte da giudici nominate dal re;
Presenza apparato amministrativo e burocratico
Composto da giuristi, nobili ed ecclesiastici che avevano le competenze tecniche necessarie per curare l'organizzazione e le finanze pubbliche e per riscuotere le imposte;
Esistenza esercito permanente
Membri reclutati tra i sudditi e in grado di assicurare il mantenimento della pace all'interno del territorio e di far fronte alle numerose guerre esterne;
Continuità della corona
Leggi specifiche di successione al trono;
Monopolio della giustizia
Erano le corti ad occuparsi di tutti i reati più gravi;
Stato patrimoniale
Inizialmente il sovrano si identificava con lo Stato al punto che non esisteva distinzione tra il patrimonio dello stato e quello del re;
Assolutismo illuminato
Successivamente (fine 18 secolo) si affermò la distinzione tra Stato e sovrano: il re non godeva più di un potere assoluto, ma era a sua volta subordinato allo stato; inoltre il patrimonio del sovrano e quello statale erano rigidamente separati;
Stato polizia (sistema con il quale si governa bene una città)
L'autorità del sovrano doveva assicurare benessere alla comunità garantendo il buon funzionamento del settore della sanità, del commercio e dell'economia;
Novità in campo giuridico
Abolizione della tortura e della pena di morte, tranne in Francia e in Inghilterra.
Domande da interrogazione
- Quali furono le caratteristiche principali delle monarchie assolute in Europa?
- Come veniva gestito il potere giudiziario nelle monarchie assolute?
- Quali cambiamenti avvennero con l'assolutismo illuminato alla fine del 18 secolo?
Le monarchie assolute in Europa si caratterizzarono per il rafforzamento dell'autorità del re, la presenza di un apparato amministrativo e burocratico, e l'esistenza di un esercito permanente.
Il potere giudiziario era affidato a corti composte da giudici nominati dal re, che si occupavano di tutti i reati più gravi.
Con l'assolutismo illuminato, si affermò la distinzione tra Stato e sovrano, il re non godeva più di un potere assoluto ed era subordinato allo Stato, e il patrimonio del sovrano e quello statale erano separati.