Concetti Chiave
- Il sistema tributario evolve per adattarsi alle esigenze economiche e sociali, passando dalle imposte reali a quelle personali con aliquote progressive.
- La riforma del 1973 mira a semplificare e coordinare il sistema fiscale italiano, ma subisce modifiche che richiedono ulteriori riforme.
- La riforma del 1997 si concentra sulla lotta all'evasione fiscale, semplificazione del sistema e armonizzazione con le norme europee.
- La riforma del 2003 introduce l'IRES e discute cambiamenti non attuati come l'IRE e l'unificazione delle imposte sui servizi.
- Le ultime linee di politica fiscale includono la reintroduzione delle imposte sulle successioni e donazioni e una nuova strutturazione delle aliquote IRPEF.
Indice
Sistema tributario
Un sistema tributario è l’insieme delle norme e degli strumenti organizzativi che regolano la riscossione delle entrate pubbliche. Nel tempo i sistemi tributari si sono evoluti per adeguarsi alle realtà economiche e sociali delle varie epoche. Nei sistemi tributari più antichi si prelevano le imposte reali con aliquote proporzionali. In quelle più evoluti prevalgono invece le imposte personali con aliquote progressive. La storia del sistema tributario italiano può essere divisa in due grandi periodi:
Prima del 1973
Si cerca di porre rimedio alle diseguaglianze sociali provocate dalla guerra. Con la riforma Vanoni si cerca di dare attuazione all’art. 53 della Costituzione. La riforma Vanoni fallisce parzialmente, ma si pongono le basi per il successivo riordino del sistema tributario italiano.
Dopo il 1973
Parte una grande riforma delle imposte dirette e indirette. L’obiettivo è quello di rendere il nostro sistema tributario: semplice, equo, coordinato e efficiente. Nonostante i risultati raggiunti con la riforma del ’73, il sistema subisce nel tempo notevoli modifiche, che rendono vani alcuni dei risultati raggiunti. Si sente così il bisogno di una nuova riforma, che dovrebbe essere ispirata ai seguenti criteri:
Riforma del 1997
Lotta all’evasione fiscale. Riduzione delle imposte dirette e aumento di quelle indirette. Semplificazione del sistema fiscale. Maggiore autonomia per gli enti locali. Armonizzazione del nostro sistema fiscale con quello europeo. Ristrutturazione dell’Amministrazione finanziaria. Semplificazione attraverso la dichiarazione unificata e il versamento unico. Conferimento di maggiore autonomia agli enti locali attraverso l’istituzione dell’IRAP. Riforma del sistema sanzionatorio amministrativo e penale.
Riforma avviata nel 2003
Introduzione dell’IRES. Introduzione dell’IRE in luogo dell’IRPEF (non attuato). Strutturazione dell’imposta sul reddito in due aliquote (non attuato). Introduzione di un’unica imposta sui servizi (non attuato).
Ultime linee di politica fiscale
Reintroduzione dell’imposta sulle successioni e donazioni. Nuova strutturazione delle aliquote IRPEF. Reintroduzione delle detrazioni per oneri di famiglia, per lavoro, in luogo delle deduzioni. I dati e le notizie rilevanti dei contribuenti dal punto di vista fiscale sono raccolte dall’Anagrafe tributaria. Per consentire i controlli a ciascun contribuente viene assegnato un codice fiscale, composto di sedici caratteri alfanumerici. Altro strumento di controllo è dato dal domicilio fiscale, che si identifica con il Comune nella cui anagrafe i cittadini sono iscritti.
Domande da interrogazione
- Quali sono stati gli obiettivi principali della riforma tributaria del 1973 in Italia?
- Quali cambiamenti sono stati introdotti con la riforma del 1997?
- Quali sono state le principali modifiche proposte nella riforma avviata nel 2003?
La riforma del 1973 mirava a rendere il sistema tributario italiano semplice, equo, coordinato ed efficiente, attraverso una grande riforma delle imposte dirette e indirette.
La riforma del 1997 ha puntato sulla lotta all'evasione fiscale, riduzione delle imposte dirette, aumento di quelle indirette, semplificazione del sistema fiscale, maggiore autonomia per gli enti locali e armonizzazione con il sistema fiscale europeo.
La riforma del 2003 ha introdotto l'IRES e proposto l'IRE in luogo dell'IRPEF, la strutturazione dell'imposta sul reddito in due aliquote e un'unica imposta sui servizi, anche se non tutte queste proposte sono state attuate.