Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il sistema politico statunitense è basato sulla separazione dei poteri, distinto dal modello inglese da cui si voleva allontanare.
  • Il presidente e il Congresso sono eletti separatamente, instaurando relazioni di fiducia con il corpo elettorale, non tra di loro.
  • La possibilità di un governo diviso è comune, con il presidente di un partito e il Congresso controllato dall'altro.
  • La ricerca di compromessi tra presidente e Congresso è una norma, indipendentemente dalle maggioranze partitiche.
  • Nel Congresso, i parlamentari godono di autonomia, costringendo il presidente a negoziare anche con membri del suo stesso partito.

Sistema politico statunitense

Il sistema politico definito dalla Costituzione statunitense redatta nel 1787, e da allora modificata solo di rado, si fonda su una rigida separazione dei poteri. Nel redigere il testo costituzionale, i padri fondatori volevano a tutti i costi scostarsi dal modello da cui erano appena fuggiti: l’Inghilterra. Nonostante questa intenzione, fra i due sistemi politici esistono variegati punti di contatto, dei quali il più evidente è l’elevato potere concentrato nelle mani del capo dello stato: monarca in un caso, presidente nell’altro.
Negli Stati Uniti, il corpo elettorale è tenuto a eleggere separatamente il capo dello stato (vertice dell’esecutivo) e il Congresso: per questo, entrambi gli enti instaurano con esso, quindi non reciprocamente, un rapporto fiduciario.
Dal momento che gli elettori eleggono presidente e Congresso come organi separati e distinti (per di più a scadenze diverse), la principale variabile nella dinamica della forma di governo presidenziale è che si può dare (e in concreto ciò frequentemente si verifica) il caso del governo diviso: questo si ha quando il presidente appartiene a un partito, quello democratico o quello repubblicano, mentre l’altro partito detiene la maggioranza in entrambe o una delle Camere.

Se ciò accade, il presidente non può che cercare un qualche accomodamento con la maggioranza congressuale o parte di essa, senza di che non potrà realizzare il suo programma in alcuna delle parti che dipendono dall’approvazione del Congresso.
Va aggiunto, tuttavia, che nel modello americano la ricerca di compromessi legislativi fra presidente e Congresso è la norma anche quando il partito del presidente è il partito di maggioranza del Congresso: infatti, la teoria e la prassi del governo presidenziale non prevedono il governo di partito caratteristico delle forme parlamentari (tipicamente il modello inglese), fondate sulla collaborazione fra un governo e una maggioranza parlamentare che rispondono allo stesso partito politico. Per questo nel Congresso americano i singoli parlamentari godono di notevole autonomia: e il presidente, anche se appartengono al suo stesso partito, deve comunque contrattare con loro il passaggio dei provvedimenti che gli stanno a cuore.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la principale caratteristica del sistema politico statunitense secondo la Costituzione del 1787?
  2. La principale caratteristica è la rigida separazione dei poteri, con un sistema che prevede l'elezione separata del capo dello stato e del Congresso, instaurando un rapporto fiduciario non reciproco.

  3. Cosa si intende per "governo diviso" negli Stati Uniti?
  4. Il "governo diviso" si verifica quando il presidente appartiene a un partito, mentre l'altro partito detiene la maggioranza in una o entrambe le Camere del Congresso, costringendo il presidente a cercare compromessi per realizzare il suo programma.

  5. Come funziona la dinamica dei compromessi legislativi nel sistema presidenziale americano?
  6. Anche quando il partito del presidente è di maggioranza, la ricerca di compromessi legislativi è la norma, poiché il sistema non prevede un governo di partito come nei modelli parlamentari, e i singoli parlamentari godono di notevole autonomia.

Domande e risposte

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