Concetti Chiave
- Gli Stati antichi strutturavano il potere in base a condizioni sociali, economiche e geografiche, spesso ignorando l'uguaglianza dei cittadini.
- La concentrazione del potere nelle mani di pochi gruppi sociali ha impedito l'affermazione di pari diritti e doveri tra tutti i cittadini.
- Il pensiero politico moderno sostiene l'uguaglianza e la partecipazione di tutti i cittadini alla vita dello Stato attraverso strumenti democratici.
- Nelle democrazie moderne, il potere legislativo, esecutivo e giudiziario sono separati per garantire un funzionamento equo e giusto dello Stato.
- In Italia, la Costituzione repubblicana definisce chiaramente le competenze dei tre poteri per assicurare una giusta convivenza civile.
Evoluzione degli stati nell'antichità
Tutti gli Stati dell'antichità hanno attribuito alle strutture statali l'assetto che meglio rispondeva alle condizioni sociali, economiche e persino geografiche in cui si trovano. Tuttavia, si può affermare che nell'antichità e, dopo, nei lunghi secoli del medioevo e nei tempi moderni, l'idea di uno Stato che riconoscesse a tutti i suoi abitanti (sudditi o cittadini che fossero) pari dignità, uguali doveri e con rispettivi diritti indipendentemente della propria origine del proprio censo, ha tardato ad affermarsi. Ciò è dipeso essenzialmente da una mancanza di equilibrio nella ripartizione del potere e di riflesso, nella supremazia riconosciuta a un gruppo più o meno esteso di persone (ceti, classi sociali) nelle cui mani il potere stesso si è concentrato. È acquisizione del pensiero politico moderno (per quanto ancora lontano dall'essersi affermato in tutto il mondo) il concetto di euguaglianza tra tutti i cittadini (esistono ancora Stati assoluti) e quello correlato della partecipazione di tutti alla vita dello Stato, naturalmente mediante gli strumenti democratici a ciò deputati.
Separazione dei poteri in Italia
È per questo che nelle moderne democrazie vi è una rigorosa separazione tra chi esercita il potere legislativo e quello esecutivo. Allo stesso modo il rispetto delle leggi scritte per garantire la convivenza civile di uno Stato è assicurato dalla magistratura che detiene il potere giudiziario. È quanto avviene anche in Italia grazie alla costituzione repubblicana, che attraverso vari articoli, individua le attribuzioni per l'esercizio del potere legislativo, del potere esecutivo e quello giudiziario.