Concetti Chiave
- La struttura statale policentrica del passato si basava su poteri universali come l'Impero e la Chiesa, ciascuno con il proprio diritto.
- Esistevano poteri territoriali diversi, dai nobili feudali ai liberi comuni, con diritti specifici per piccole regioni.
- Poteri corporativi delle arti e mestieri possedevano diritti particolari, come gli statuti delle corporazioni.
- Con il consolidamento degli Stati nazionali, si cancellarono autorità concorrenti e si affermò un unico potere statale.
- La frammentazione territoriale portò a realtà diverse senza elementi di affinità reciproca tra loro.
Struttura statale policentrica
In passato la struttura statale era basata su un modello policentrico che presentava alcune caratteristiche ineliminabili:
- su poteri universali, che non conoscevano confini territoriali (l'Impero, la Chiesa), ciascuno dei quali aveva un proprio diritto: il diritto romano come diritto dell'Impero, il diritto canonico come diritto della Chiesa;
- su poteri territoriali della più diversa natura: dai poteri della nobiltà feudale e quelli dei liberi comuni e poi dei principati e delle repubbliche, cui si collegavano diritti particolari di specifici e spesso minuscoli territori;
- su poteri corporativi (quelli delle corporazioni delle arti e dei mestieri), ai quali corrispondevano altri diritti particolari di categorie professionali (gli statuti delle corporazioni).
Nacquero e si affermarono, in questo modo, realtà territoriali frammentate e molto diverse fra loro, in cui è stato a lungo impossibile ravvisare elementi di affinità reciproca.