Concetti Chiave
- Nel XVI secolo, la materia penale emerse come una branca autonoma del diritto con la fondazione della prima cattedra di diritto penale a Bologna nel 1509.
- Giulio Claro contribuì al diritto penale moderno con il suo libro "Receptae sententiae", che copre i principi generali dei delitti e il diritto processuale penale.
- Tiberio Deciani scrisse il "Tractatus criminalis", suddiviso in nove libri che trattano del delitto, del processo penale e della classificazione delle fattispecie criminose.
- Prospero Farinacci si focalizzò sul diritto criminale carcerario, creando un'opera enciclopedica con i suoi otto volumi di "Praxis et theorica criminalis".
- Questi giuristi hanno costituito le basi della scienza del diritto penale, integrando pratiche e teorie innovative per il tempo.
Indice
Evoluzione del diritto penale
Nel corso del XVI secolo la materia penale fu riconosciuta come branca autonoma del diritto; in particolare, nel 1509, al giurista Ippolito Marsili fu affidata la prima cattedra di diritto penale presso l’università di Bologna. Fino al 1509 la didattica penale si fondava sulla summa divisio tra ius civile e ius canonico; in seguito all’introduzione della cattedra di diritto criminale, però, si sviluppò una visione complessiva della materia penale, senza più distinguere tra ambito procedurale e sostanziale.
La fondazione di una vera e propria scienza del diritto penale viene attribuita a tre giuristi operanti nel 500: Giulio Claro; Tiberio Deciani; Prospero Farinacci
Contributi di Giulio Claro
Giulio Claro, allievo di Andrea Alciato attento tanto alla pratica quanto alla consuetudine, diede vita a una delle più importanti opere di diritto penale scritte durante l’età moderna: il libro V delle Receptae sententiae. L’opera, suddivisa in 22 paragrafi, espone i principi generali dei delitti pubblici, privati ed ecclesiastici, esamina in ordine alfabetico i singoli reati (dall’adulterio all’usura) e, nell’ultimo paragrafo, offre un quadro ampio del diritto processuale penale.
Opere di Tiberio Deciani
Tiberio Deciani, docente universitario e consiliatore, scrisse invece il Tractatus criminalis, opera suddivisa in nove libri inerenti ai delitti (I-III), al processo penale (IV-VI) e alla classificazione delle fattispecie criminose (VII-IX). I primi tre libri evidenziano la natura colposa o dolosa dei delitti, la seconda parte propone il modello accusatorio romano e gli ultimi tre libri presentano un’esposizione sistematica dei singoli crimini (delitti contro dio, contro lo stato, contro il prossimo e contro se stesso).
L'enciclopedia di Prospero Farinacci
Prospero Farinacci, infine, attenzionò il diritto criminale carcerario. Egli scrisse diversi volumi di consilia criminali, dei quali il più noto è «Praxis et theorica criminalis», opera che consta di 8 volumi i quali costituiscono una vera e propria enciclopedia di diritto penale. Il giurista propone diverse soluzioni ai problemi inerenti al diritto criminale, in parte ispirate alla communis opinio e in parte proprie del pensiero dell’autore.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il contributo di Ippolito Marsili alla scienza del diritto penale?
- Quali sono le opere principali di Giulio Claro e Tiberio Deciani nel campo del diritto penale?
- In che modo Prospero Farinacci ha influenzato il diritto criminale?
Ippolito Marsili ha contribuito alla scienza del diritto penale istituendo la prima cattedra di diritto penale presso l'università di Bologna nel 1509, segnando il riconoscimento della materia penale come branca autonoma del diritto.
Giulio Claro ha scritto il libro V delle Receptae sententiae, mentre Tiberio Deciani ha scritto il Tractatus criminalis, entrambe opere fondamentali che hanno contribuito allo sviluppo della scienza del diritto penale in età moderna.
Prospero Farinacci ha influenzato il diritto criminale attraverso i suoi volumi di consilia criminali, in particolare con l'opera «Praxis et theorica criminalis», che costituisce un'enciclopedia di diritto penale e propone soluzioni innovative ai problemi del diritto criminale.