Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il Jobs Act ha introdotto una tutela risarcitoria "forte" per licenziamenti disciplinari o economici illegittimi, con indennità fino a 24 mensilità basata sull'anzianità.
  • Una tutela risarcitoria "debole" è prevista per licenziamenti ingiustificati per violazione di procedure, con indennità fino a 12 mensilità.
  • L'indennità per licenziamenti ingiustificati viene calcolata automaticamente in base all'anzianità, senza intervento del giudice, grazie al sistema delle "tutele crescenti".
  • Il Jobs Act consente la revoca del licenziamento entro 15 giorni dalla ricezione dell'impugnazione, permettendo la continuazione del rapporto di lavoro.
  • Per i licenziamenti illegittimi, è possibile una conciliazione extragiudiziale con indennità fino a 18 mensilità, valida solo se offerta tramite assegno circolare.

Riforma lavoristica apportata dal Jobs act

Il Jobs act ha modificato radicalmente la tutela risarcitoria prevista per il licenziamento ingiustificato. In particolare, il d.lgs. 23/2015 ne ha previsto due fattispecie:
1) tutela risarcitoria forte, applicabile nei casi in cui il licenziamento disciplinare o economico è illegittimo. Al lavoratore spetta un’indennità pari a due mensilità per ogni anno di lavoro svolto, calcolata in base all’ultima percepita per il computo del TFR.

L’ammontare della somma oscilla tra 4 e 24 mensilità;
2) tutela risarcitoria debole, applicabile nei casi di licenziamento ingiustificato per violazione delle procedure richieste. Al lavoratore spetta un risarcimento pari a una mensilità, calcolata in base all’ultima percepita per il computo del TFR, per ogni anno di servizio prestato. L’ammontare della somma oscilla tra un minimo di 2 e un massimo di 12 mensilità.
Il Jobs act ha stabilito che l’esatto ammontare dell’indennità riconosciuta nell’ambito della tutela da licenziamento ingiustificato non deve essere calcolato dal giudice, bensì computato in modo automatico sulla base dell’anzianità di servizio (da ciò l’espressione con cui tale forma di compensazione viene indicata: «a tutele crescenti»).
Il Jobs act, inoltre, ha introdotto lo strumento della revoca del licenziamento: in caso di ripensamenti, il datore di lavoro può revocare l’atto con cui lo aveva disposto e il rapporto di lavoro continua normalmente. Egli può farlo entro il quindicesimo giorno dalla ricezione dell’impugnazione stragiudiziale del lavoratore.

Per i licenziamenti illegittimi che prevedono la tutela reintegratoria, inoltre, è stata introdotta la possibilità di dar vita a una conciliazione extragiudiziale. Entro il termine d’impugnazione stragiudiziale, il datore di lavoro può offrire al lavoratore un’indennità di ammontare pari a una mensilità di riferimento per il calcolo del tfr per ogni anno di servizio, per un importo oscillante fra 2 e 18 mensilità. L’offerta è valida solo se è fatta dal datore di lavoro mediante consegna al dipendente di un assegno circolare. Durante la procedura, le parti possono conciliare anche altre eventuali pendenze, raggiungendo la cosiddetta «conciliazione tombale».
Il Jobs act, infine, ha eliminato l’eccezione relativa alle organizzazioni di tendenza: mentre in base alla Riforma Fornero erano sempre assoggettate alla tutela risarcitoria, oggi il regime applicabile è individuato in base al dimensionale aziendale e alle ragioni su cui si fonda il licenziamento illegittimo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le due tipologie di tutela risarcitoria previste dal Jobs act per il licenziamento ingiustificato?
  2. Il Jobs act prevede una tutela risarcitoria forte per licenziamenti disciplinari o economici illegittimi, con un'indennità tra 4 e 24 mensilità, e una tutela risarcitoria debole per violazioni procedurali, con un'indennità tra 2 e 12 mensilità.

  3. Come viene calcolata l'indennità per il licenziamento ingiustificato secondo il Jobs act?
  4. L'indennità è calcolata automaticamente in base all'anzianità di servizio, senza intervento del giudice, e viene definita come «a tutele crescenti».

  5. Quali novità ha introdotto il Jobs act riguardo alla revoca del licenziamento e alla conciliazione extragiudiziale?
  6. Il Jobs act consente al datore di lavoro di revocare il licenziamento entro 15 giorni dalla ricezione dell'impugnazione stragiudiziale e introduce la conciliazione extragiudiziale con un'indennità tra 2 e 18 mensilità, valida solo se offerta tramite assegno circolare.

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