Concetti Chiave
- Il principio di uguaglianza sostanziale richiede alla Repubblica di rimuovere ostacoli economici e sociali che limitano la libertà e l'eguaglianza.
- L'obiettivo principale è il pieno sviluppo della persona umana e la partecipazione effettiva di tutti i lavoratori nella vita politica, economica e sociale del paese.
- Gli interventi mirano a correggere le disuguaglianze di fatto, con azioni specifiche per categorie meno protette, come famiglie numerose e studenti meritevoli ma privi di mezzi.
- Le azioni positive includono misure per garantire pari opportunità tra i sessi, come il codice delle pari opportunità e le quote rosa nei consigli di amministrazione.
- Il legislatore deve adottare misure per riequilibrare le posizioni sociali, evitando un approccio puramente egualitario o meritocratico.
Riconoscimento e tutela dell’uguaglianza sostanziale
Il riconoscimento e la garanzia del principio di uguaglianza nella sua componente sostanziale si dipana attraverso due elementi:
1) un compito, spettante alla «Repubblica», che consiste nella rimozione degli «ostacoli di ordine economico e sociale» che di fatto limitano la libertà e l’eguaglianza;
2) un fine, che consiste nel «pieno sviluppo della persona umana» e nella «effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del paese».
Il compito spetta alla Repubblica, e cioè non esclusivamente allo Stato apparato ma a tutti i soggetti appartenenti allo Stato comunità.
Quanto ai destinatari degli interventi, essi vanno individuati in tutti i soggetti che versano in condizioni di deficit di libertà ed eguaglianza. L’azione che si richiede non è soltanto diretta alla redistribuzione delle risorse secondo i canoni dello stato sociale, ma sono altresì legittimate singole azioni correttive di diseguaglianze di fatto. In questo senso la disposizione riassume le specifiche previsioni costituzionali a favore delle categorie e dei soggetti meno protetti: i figli nati fuori del matrimonio (art. 30), le famiglie numerose (art. 31), gli studenti capaci e meritevoli ma privi dei mezzi per raggiungere i più alti gradi degli studi (art. 34), i lavoratori subordinati (art. 36), la donna lavoratrice (art. 37), gli inabili al lavoro e i minorati (art. 38), la piccola e media proprietà coltivatrice (art. 44), gli artigiani (art. 45). Il compito di promuovere l’eguaglianza si colloca così in una posizione intermedia fra egualitarismo (a ciascuno secondo i suoi bisogni) ed eguaglianza delle opportunità (a ciascuno secondo i suoi meriti).A ciò deve provvedere il legislatore mediante misure dirette al riequilibrio delle posizioni: le azioni positive, fra le quali quelle volte a realizzare pari opportunità fra i sessi. Le norme raccolte nel d.lgs. 11 aprile 2006, n. 198 («codice delle pari opportunità fra uomo e donna»), ad esempio per garantire la parità nel lavoro o per promuovere l’imprenditoria femminile, nel favorire la posizione della donna rispetto a quella dell’uomo, sono giustificate proprio con l’esigenza di colmare situazioni di storica inferiorità sociale ed economica. Un altro esempio di azione positiva sono le misure per la parità di accesso all’interno dei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa e delle società pubbliche (l. 120/2011 sulle quote rosa).
Domande da interrogazione
- Qual è il compito della Repubblica riguardo all'uguaglianza sostanziale?
- Chi sono i destinatari degli interventi per l'uguaglianza sostanziale?
- Quali sono alcuni esempi di azioni positive per promuovere l'uguaglianza?
La Repubblica ha il compito di rimuovere gli ostacoli economici e sociali che limitano la libertà e l'uguaglianza, promuovendo il pieno sviluppo della persona umana e la partecipazione effettiva di tutti i lavoratori all'organizzazione del paese.
I destinatari sono tutti i soggetti che si trovano in condizioni di deficit di libertà ed eguaglianza, inclusi figli nati fuori dal matrimonio, famiglie numerose, studenti meritevoli ma privi di mezzi, lavoratori subordinati, donne lavoratrici, inabili al lavoro, e altri gruppi meno protetti.
Esempi di azioni positive includono le misure per garantire pari opportunità tra i sessi, come il codice delle pari opportunità e le quote rosa nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa, per colmare situazioni di storica inferiorità sociale ed economica.