Concetti Chiave
- Il riconoscimento giuridico degli interessi legittimi è stato sancito dalla sentenza delle Sezioni unite 500/1999, che ne ha ampliato la protezione oltre i diritti soggettivi.
- La giurisprudenza ha esteso il riconoscimento anche ai diritti more uxorio, che in passato erano privi di tutela legale.
- Non tutti gli interessi possono essere rilevati come giuridicamente rilevanti, come nel caso di scambi economici legati al proprio corpo, ammessi solo per altruismo.
- L'articolo 2043 del codice civile ha modificato la concezione del danno ingiusto, includendo atti illeciti che ledono diritti non assoluti.
- Nel 1971, le Sezioni unite hanno riconosciuto l'astratta risarcibilità del danno provocato da un terzo, anche quando la prestazione del debitore diventa impossibile.
Riconoscimento degli interessi legittimi
Perché un interesse possa trovare protezione non è necessario che esso sia annoverato fra i diritti soggettivi. Tramite una famosa sentenza delle Sezioni unite (500/1999), hanno ad esempio ottenuto riconoscimento anche gli interessi legittimi.
In seguito, inoltre, la giurisprudenza ha attribuito pieno riconoscimento anche ai diritti more uxorio, sebbene a lungo sprovvisti di alcuna forma di tutela.
Vi sono degli ambiti in cui non è in alcun caso possibile rilevare determinati interessi come giuridicamente rilevanti. Pensiamo, ad esempio, all’impossibilità di disporre del proprio corpo in cambio di una contropartita di tipo economico. In nessuna ipotesi l’ordinamento riconosce il diritto di realizzare un simile scambio: si riconosce questa possibilità solo per altruismo (quando, ad esempio, si sceglie di donare un rene a un proprio famigliare).
Evoluzione della responsabilità civile
In passato si riteneva che compisse un atto ingiusto colui che ledesse un diritto assoluto. Oggi, invece, l’impostazione dell’art. 2043 c.c. è mutata: è ingiusto il danno scaturito da ogni atto o fatto illecito. Chi vanta il diritto a ricevere una prestazione dal mio debitore e costui viene ucciso da un terzo, la prestazione diventa per il creditore impossibile da eseguire. A tal proposito, nel 1971 le Sezioni unite ammisero per la prima volta l’astratta risarcibilità del danno da parte del terzo.